E dire che mi considero
allenato! L'unica volta che ho percorso la breve salita che ospita i
binari dell'elevador do Lavra, arrivato in cima ero in
ipoventilazione come devono esserlo quei pazzi che scalano l'Everest
senza bombole di ossigeno e muoiono prima di arrivare in vetta. In
effetti la funicolare che s'inerpica su questa parete quasi verticale
meriterebbe una medaglia d'oro al valor civile per tutte le vittime
d'infarto che ha evitato.
Delle quattro funicolari
lisbonesi questa è la più appartata sebbene la più antica.
Realizzata nel 1884, deve il suo nome alla strada che percorre, e
cioè la calçada do Lavra, che a sua volta pare debba il suo nome a
un discendente del finora mai sentito Manuel Lopes De Lavre,
tesoriere della regina Maria Francisca Isabel di Savoia, che nel
secolo XVIII visse in una casa in fondo alla discesa, il furbo, ed era
soprannominato “o Lavra”.
Sono poche le persone che
conoscono l'elevador do Lavra e ancor meno i turisti che lo scoprono,
distratti come sono dagli altri più centrali. Strano, perché non è
periferico, dal momento che collega grosso modo la centralissima
avenida da Liberdade al frondoso Jardim do Torel. Infatti il
“capolinea” a valle (come in tutti gli altri elevadores non ci
sono fermate intermedie) è situato in una stradina ben celata a est
del sontuoso vialone centrale, tra una facciata liberty e l'altra,
mentre quello a monte rimane a un passo dal bel giardino del Torel,
di recente rimesso a nuovo, con il suo bel chioschetto e un
mirabolante belvedere che dà sulla collina del Bairro Alto, sulla
Baixa e sul Tago.
La missione filantropica
dell'elevador do Lavra è evidente: copre un tragitto di soli 188
metri, una bazzecola a parole, che tradotta nei fatti diventano una
salita con un'inclinazione media del 23%, roba da spezzare le gambe
anche a Messner quand'era giovane. Giuro che la prossima volta che
andrò al Jardim do Torel lo prenderò. Costi quel che costi (€
0,80 con la card LisboaViva).
O_o non avevo idea che esistesse e ora mi vado a vergognare da un'altra parte...
RispondiEliminaNo, ti consiglio di andarti a vergognare nella esplanada del chioschetto sotto il giardino: una meraviglia!
RispondiEliminalo prendevo spesso.. a volte piacevolmente ci salivo a piedi con la gioia di andare a rilassarmi Al Jardim do torel...tantissima saudade di Lisbona, protagonista del mio erasmus
RispondiEliminacomplimenti per il blog! anche se mi è quasi venuto il magone a leggere tutte le cose che hai scritto...le hai scritte proprio come le ricordo io. ti ringrzio di avermi portato indietro nel tempo! um abraço desde Napoles!
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, rokkinoh
Eliminami confermi che chiunque conosca Lisbona ci lascia un pezzo di cuore. Mi raccomando, continua a seguire Lisbon storie: leggi del Tago, di Alfama e del bacalhau, e di fronte a te hai il golfo di Napoli, Capri e 'o Vesuvuio. Mica male, no? ;-)