La scusa è sempre quella:
dedicarmi alla nobile attività che i latini chiamavano otium (riflessione,
speculazione), contrapposta al volgare negotium (attività economica). Così ogni
deriva semantica che mi spinga a dedicarmi anche all’ozio nella sua accezione
più volgare rientra negli inevitabili imprevisti di lavoro. Cioè, se la
meditazione degenera in mero cazzeggio, è già messo in conto. Non so se ti è
chiaro, ma oggi ti parlo di un posto in cui cazzeggiare in santa pace.