martedì 27 dicembre 2011

ENGRAXADORES



Nel 2001, quando posai per la prima volta il mio piede sul suolo portoghese addentrandomi per gli erti vicoli della città bianca, rimasi affascinato nel vedere dal vivo l'espletamento di una professione che pensavo fosse relegata ai libri di storia e ai documentari dell'Istituto Luce. Il lustrascarpe.

Lustrascarpe su Avenida da Liberdade, lustrascarpe nel Rossio, lustrascarpe a Campo de Ourique, lustrascarpe in tutti gli angoli della città. Engraxadores chini sulle scarpe stringate di vecchi azzimati o di giovani assicuratori in abiti dozzinali, engraxadores all'opera sotto il sole o sotto la pioggia, engraxadores anziani, meno anziani, bianchi e neri.

Col passare degli anni però notavo marciapiedi sempre più sgombri e scarpe sempre meno lucide: l'engraxador stava scomparendo. Del resto quanto vuoi che si guadagni per un paio di scarpe rimesse a lucido? Poco.

Tuttavia vedere le strade di Lisbona senza questa figura familiare, talmente radicata nel paesaggio urbano da far parte dell'immaginario collettivo dei lisboetas, avrebbe significato una grave perdita. Per farti capire, sarebbe stato come vedere Roma senza più nasoni o chioschi di grattachecca. Così proprio qualche settimana fa la Santa Casa da Misericordia de Lisboa, un'istituzione pluricentenaria di beneficenza, ha lanciato, in collaborazione con Cais (una famosa rivista realizzata e venduta dai senzatetto della città) e con alcune istituzioni universitarie, il progetto Tradição-Engraxadores. La finalità: rilanciare questo lavoro in via di estinzione e nel contempo offrire un'opportunità di riscatto a nullatenenti, ex galeotti e disoccupati di lungo corso. Una formazione di qualche mese, e dieci nuovi lustrascarpe hanno già cominciato a presidiare i marciapiedi più trafficati della città con il loro sgabello-cassetta-degli-attrezzi progettato dagli studenti dello IADE - Instituto de Artes Visuais, Design e Marketing, per dare nuova vita alle scarpe logore e opache dei passanti. E anche a se stessi.

Il nuovo sgabello-contenitore progettato dagli studenti dello IADE

2 commenti:

  1. Em Portugal é "engraxadores"? Sempre pensei que fosse como no Brasil: engraxates.

    ps. o layout está tomando corpo e ficando mais bonito ;-)

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  2. Nem consigo imaginar quantas vezes deparaste com eles, e nao sabias qual o nome portugues? Ora essa!

    Ps: sim, o lay-out està a tomar corpo, era sò experimentar sem medo as ferramentas do google...

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