lunedì 13 febbraio 2012

DOVE IL PESCE FA BENE ANCHE ALLA TASCOCCIA

Fonte: qui


Se il dottore ti ha ordinato di mangiare pesce fresco almeno una volta al giorno, non disperare, ho la soluzione che fa per te: prenditi una lunga vacanza a Lisbona. La spesa del biglietto aereo la ammortizzerai con le grandi abbuffate quotidiane di pesce, e a beneficiarne non saranno solo aorta e ventricoli ma anche le tue tasche.

Che poi, guarda un po' che coincidenza, la tua tasca ringrazierà proprio se mangerai in una delle tascas (trattorie) di cui Lisbona è piena. Oltre al piacere di rifocillarti in un luogo simbolo della cucina casalinga portoghese, in cui gustare i piatti più veraci e meno manipolati da velleitarie mani di chef, avrai anche il piacere di spendere non più di 15 euro per un pasto completo. Ma anche nei ristoranti, a meno che tu non scelga di andare nei più sfarzosi della città, puoi uscire senza la sensazione di essere stato spennato come il pollo ordinato dal tuo vicino di tavolo. Quando si dice che Lisbona è una delle più economiche tra le capitali europee è vero, soprattutto in tema di pappatoria, anche adesso che per far fronte alla crisi il governo ha innalzato l'iva nella ristorazione dal 10 al 23%.

In genere ristoranti e trattorie hanno l'abitudine di esporre in vetrina il pesce fresco non so se per invogliare il cliente o per testimoniare la freschezza della materia prima, che da queste parti non è difficile reperire. Il problema, se di problema si può parlare, sorge quando si consulta il menu. La natura umana in genere fa cadere la scelta sul piatto più economico, ma in trattoria il prezzo è quasi sempre tra i 7 e i 9 euro a portata, e quindi bisogna orientarsi cercando di tradurre a orecchio le portate. Se è facile capire cosa sono salmão, sardinha, cherne o dourada, non arriverai mai a immaginare che i chocos sono i calamaretti, le lulas le seppie o il linguado la sogliola. Se sei pignolo hai bisogno del vocabolario, se non lo sei qualunque cosa ordini vai sul sicuro.

E se vuoi vivere anche tu le due esperienze più divine che ho vissuto io in tema di gastronomia ittica, ecco le dritte: ameijoas (vongole) nell'unico ristorantino sulla spiaggia di Adraga, località balneare a una trentina di chilometri a nord di Lisbona, e arroz de tamboril (minestra di riso alla coda di rospo), decisamente più caro della media, al Ponto Final, uno dei due ristoranti dall'altra parte del Tago, sul lungofiume con vista su Lisbona. In entrambi i casi, visti i luoghi, una gioia per le pupille e le papille.

4 commenti:

  1. eh già...e anche comprarlo al mercato dà soddisfazione! da quando sono qua mangio sempre pesce. la praia di Adraga è bellissima, ma c'ho mangiato solo toast e cose così. la prossima volta mi rifarò!

    ps credo che i chocos siano le seppie e le lulas i calamari :)

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  2. elle, devi assolutamente tornare ad Adraga anche solo per mangiare quelle vongole: è un'esperienza sublime.

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  3. Ok, la prossima estate ci andrò!
    Comunque secondo me, come tu hai già accennato, Lisbona è economica soprattutto in tema di pappatoria fuori. Per il resto i prezzi sono abbastanza allineati con l'Italia. Non trovi?

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    1. In effetti la spesa al Pingo Doce o, peggio, al Pao de Açucar, quello del CC Amoreiras, è proibitiva. Ecco perché vado sempre al MiniPreço :-)

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