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Se il dottore ti ha
ordinato di mangiare pesce fresco almeno una volta al giorno, non
disperare, ho la soluzione che fa per te: prenditi una lunga vacanza
a Lisbona. La spesa del biglietto aereo la ammortizzerai con le grandi
abbuffate quotidiane di pesce, e a beneficiarne non saranno solo
aorta e ventricoli ma anche le tue tasche.
Che poi, guarda un po'
che coincidenza, la tua tasca ringrazierà proprio se mangerai in una
delle tascas (trattorie) di cui Lisbona è piena. Oltre al
piacere di rifocillarti in un luogo simbolo della cucina casalinga
portoghese, in cui gustare i piatti più veraci e meno manipolati da
velleitarie mani di chef, avrai anche il piacere di spendere non più
di 15 euro per un pasto completo. Ma anche nei ristoranti, a meno che
tu non scelga di andare nei più sfarzosi della città, puoi uscire
senza la sensazione di essere stato spennato come il pollo ordinato
dal tuo vicino di tavolo. Quando si dice che Lisbona è una delle più
economiche tra le capitali europee è vero, soprattutto in tema di
pappatoria, anche adesso che per far fronte alla crisi il governo ha
innalzato l'iva nella ristorazione dal 10 al 23%.
In genere ristoranti e
trattorie hanno l'abitudine di esporre in vetrina il pesce fresco non
so se per invogliare il cliente o per testimoniare la freschezza della
materia prima, che da queste parti non è difficile reperire. Il
problema, se di problema si può parlare, sorge quando si consulta il
menu. La natura umana in genere fa cadere la scelta sul piatto più
economico, ma in trattoria il prezzo è quasi sempre tra i 7 e i 9
euro a portata, e quindi bisogna orientarsi cercando di tradurre a
orecchio le portate. Se è facile capire cosa sono salmão,
sardinha, cherne o dourada, non arriverai mai a immaginare
che i chocos sono i calamaretti, le lulas le seppie o il linguado la
sogliola. Se sei pignolo hai bisogno del vocabolario, se non lo sei
qualunque cosa ordini vai sul sicuro.
E se vuoi vivere anche tu
le due esperienze più divine che ho vissuto io in tema di
gastronomia ittica, ecco le dritte: ameijoas (vongole) nell'unico
ristorantino sulla spiaggia di Adraga, località balneare a una
trentina di chilometri a nord di Lisbona, e arroz de tamboril
(minestra di riso alla coda di rospo), decisamente più caro della
media, al Ponto Final, uno dei due ristoranti dall'altra parte del
Tago, sul lungofiume con vista su Lisbona. In entrambi i casi, visti
i luoghi, una gioia per le pupille e le papille.
eh già...e anche comprarlo al mercato dà soddisfazione! da quando sono qua mangio sempre pesce. la praia di Adraga è bellissima, ma c'ho mangiato solo toast e cose così. la prossima volta mi rifarò!
RispondiEliminaps credo che i chocos siano le seppie e le lulas i calamari :)
elle, devi assolutamente tornare ad Adraga anche solo per mangiare quelle vongole: è un'esperienza sublime.
RispondiEliminaOk, la prossima estate ci andrò!
RispondiEliminaComunque secondo me, come tu hai già accennato, Lisbona è economica soprattutto in tema di pappatoria fuori. Per il resto i prezzi sono abbastanza allineati con l'Italia. Non trovi?
In effetti la spesa al Pingo Doce o, peggio, al Pao de Açucar, quello del CC Amoreiras, è proibitiva. Ecco perché vado sempre al MiniPreço :-)
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