mercoledì 6 maggio 2020

OMERTÀ O DELAZIONE?



È vero: Italia e Portogallo sono culturalmente molto simili. Però, se si gratta sotto la spessa patina dell'apparenza, si scorgono insospettate differenze forgiate dalla storia recente. L'elenco potrebbe essere anche piuttosto lungo, ma oggi mi soffermo su un aspetto che ho afferrato soltanto dopo quasi vent'anni di full immersion portoghese, talmente sottile che forse nemmeno gli immigrati italiani di più lungo corso hanno ancora colto.

Come forse sai (ma se non lo sai fa lo stesso perché te lo sto per dire), ho una piccola attività imprenditoriale legata al turismo, in soldoni due appartamentini in Alojamento Local, cioè quelli per i turisti. Va detto che qui la relativa regolamentazione è molto più stringente e rigorosa che in Italia e in altri Paesi, dal momento che si tratta di un'attività commerciale a tutti gli effetti, con tutto ciò che ne consegue in termini fiscali e amministrativi. Tuttavia, nonostante i controlli delle autorità preposte, non mancano gli abusivi. Pochi, ma ci sono.

Questo è uno dei temi ricorrenti su un gruppo Facebook di “colleghi” al quale sono iscritto, e con mia enorme sorpresa ho notato che per molti di loro è un problema che non li riguarda. Infatti quando qualcuno tocca l'argomento “sommersi” la discussione si fa vivace perché, a quelli che insistono per convincere “chi sa” a farlo presente alle autorità, non pochi rispondono che è compito di queste ultime, peraltro pagate per farlo, trovare gli esercenti abusivi. Non compete a quelli in regola farsi carico di segnalarli perché non vogliono essere additati come “delatori”.

Devi sapere che “delatore” è una sinistra parola che echeggia soprattutto nella memoria dei più anziani e, per strascichi generazionali, in quella dei 40-50enni, che pure non hanno vissuto quell'epoca buia. I delatori comunicavano alla PIDE, la polizia del regime di Salazar, i nomi dei sospetti cospiratori e rivoluzionari, cioè quelli che lottavano per la libertà. Delatore poteva essere il tuo vicino di casa, il barista dietro l'angolo o addirittura tuo cugino, e a volte bastava una parola di troppo o un atteggiamento inconsueto per essere segnalati alla polizia del regime e subirne conseguenze a volte anche letali, come succede in tutti i regimi totalitari. Per molti, quindi, ancora oggi chi denuncia o segnala alle autorità, specie anonimamente, un comportamento illegale è un delatore.

Naturalmente questa attitudine è per fortuna molto marginale nelle generazioni più giovani e istruite, ma secondo me può spiegare la naturale tendenza dei portoghesi a “farsi i fatti propri”, anche nelle sue accezioni più positive (banalmente: non ficcare il naso nelle faccende altrui). Nelle sue accezioni meno edificanti, invece, si trasfigura, come nel caso di cui stiamo parlando, in una inconsapevole forma di un altro comportamento, molto pericoloso, che noi italiani sappiamo benissimo quali danni provoca: l'omertà. Le cui cause, come è noto, sono molto diverse, ma gli effetti altrettanto esiziali.

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