Allora guarda: qui sotto
hai la Mouraria, lì a sinistra il Castello, a destra vedi
inerpicarsi la lunghissima avenida Almirante Reis e poi
di fronte ci sono Pena, il Bairro Alto, il Príncipe
Real eccetera. E lei chi è? Lei è Sophia. No, che
c'entra la Loren? Anche i portoghesi hanno la loro Sophia, ma
questa è più di nicchia. Vuoi sapere chi è? Intanto ti dico dove
siamo.
Graça, piacevole
quartiere di collina, coi suoi negozietti al dettaglio, le sue
pasticcerie con i dolcetti fabrico proprio
(di produzione propria), le sue case con gli azulejos,
le sue piazzette con alberi e panchine, è un paese nel cuore di
Lisbona. Si trova in cima all'Alfama,
dietro al castello, e gode di una invidiabile posizione da cui
si domina quasi tutta la città. Il punto più frequentato dai
turisti è proprio qui, dove ti ho portato oggi, il famoso miradouro
da Graça, godibile parentesi panoramica incastonata tra l'igreja
da Graça, il convento da Graça, l'immancabile
chioschetto coi tavolini e l'educato bisbiglio multilingue dei
turisti che diventa sguaiata caciara se arrivano italiani o spagnoli.
Chiamato fino a qualche
anno fa genericamente miradouro da Graça, nel 2009, cinque
anni dopo la sua scomparsa, è stato intitolato a Sophia
de Mello Breyner Andresen, la più famosa e amata poetessa
portoghese contemporanea. Origini paterne danesi, la Andresen, nata a
Porto e morta a Lisbona, è per i portoghesi quello che per noi
italiani è Alda Merini, con la rimarchevole differenza che la sua
vita è stata decisamente più facile e agiata di quella della
poetessa milanese. La sua opera, lirica possente pur
nell'essenzialità del linguaggio, me la fece conoscere Paulo,
ma poi scoprii che non era amata solo da lui ma da quasi tutti i miei
amici lisboetas. Perfettamente inserita nel maistream
letterario nazionale, nonché madre del famoso giornalista e
scrittore Miguel Sousa Tavares, era una voce sempre presente
nel dibattito culturale del paese e la sua scomparsa, pur in tarda
età, lasciò una nazione commossa e orfana di una grande
personalità.
Ci resta in eredità una
ricca produzione letteraria, di cui alcuni frammenti campeggiano nel
grandioso Oceanário de
Lisboa, il più grande
acquario d'Europa: versi che celebrano il suo amore per il mare, protagonista indiscusso della sua poesia. E poi c'è questo
miradouro, in cui la discreta presenza di una scultura la
ricorda con semplici parole, così come la ricorda lo stupefacente
panorama che le si apre di fronte. Arioso, proprio come la sua poesia.
Non conosco Sophia, provvederò a documentarmi :)
RispondiEliminaIl miradouro al tramonto in una sera tardo primaverile o estiva invece è uno dei miei posti preferiti, e anche il Botequim nel largo e la Tasca do sol un po' più giù. Insomma, adoro Graça!
Non conoscerai Sophia, ma vedo che il posticino in questione lo conosci molto bene! :-)
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