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Ci siamo quasi: pochi giorni ancora e ogni angolo di Lisbona sarà tappezzato da un avviso gastronomico. Sono due paroline, due sole, in grado di attrarre clienti come una calamita e fargli venire l'acquolina in bocca o, per restare in tema, farli sbavare. Vuoi sapere cos'è? È: há caracois, ci sono le lumachine.
I “caracois”, le lumachine, sono piccole, molto più
piccole (ed economiche) delle esclusive escargot di Borgogna,
e sono simili a quelle di mare che si mangiano sull’Adriatico, ma
hanno il guscio bianco striato di grigio o nero. Da maggio ad agosto
(i mesi senza la “r”), trotterellando per viali, strade e vicoli
di Lisbona, è impossibile non imbattersi in decine di insegne -
scritte a pennarello alla meno peggio su tovaglie di carta bianca
appiccicate sulle porte di ristoranti, trattorie, rosticcerie,
bettole e addirittura pasticcerie - che recitano: há caracois.
Questo succulento piatto che divide in due la popolazione (c’è chi
li adora, chi li trova rivoltanti, come Wellington, che dice che “le
lumachine sono per me ciò che i topi sono per il resto del mondo”)
può essere un antipasto ma è soprattutto uno snack, anzi una
merenda da tavola, ghiotta alternativa a una coppa di gelato o a un
tè pomeridiano. Che bello vedere nei pigri pomeriggi delle domeniche
primaverili i tavolini all’aperto pieni di lisboetas alle
prese con questi piccoli molluschi!
A me le chioccioline di terra piacciono, benché
vengano cucinate in una dubbia brodaglia con qualche odore, forse
aglio e alloro, e vengano serviti, per infilzare il mollusco e
tirarlo fuori dal suo guscio, con spilli metallici sulla cui
destinazione finale ho sempre avuto delle perplessità: verranno
lavati e riutilizzati come normali stoviglie o buttati?
L’ultima volta che ho mangiato caracois è
stato un pomeriggio d’estate di qualche anno fa con Maria Zé,
la mia prof compagna di mille avventure. La cosa divertente fu
che lei stessa, che mi aveva invitato a mangiare queste bestie lesse,
varcando l’uscio della fetida bettola in cui mi aveva portato, non
riuscì a trattenere l’esclamazione: ai, que horror! Ma era
troppo tardi per scappare: ordinammo e ingurgitammo tutto senza fare
storie. Però i caracois erano buoni, e soprattutto sto ancora
qui a raccontarlo.
Io non avrei mai creduto di poter mangiarle...eppure...Però devono essere piccine, perché con quelle appena appena più grossette proprio non riesco. La dubbia brodaglia per quanto mi riguarda è una cosa buonissima, e la definirei brodetto aromatico (non so, magari tu hai avuto esperienze peggiori :)) e l'odore predominante, oltre al limone che non ho trovato dappertutto, è sicuramente l'origano!
RispondiEliminaInfatti tra poco nei banchi dei supermercati cominciano a trovarsi in vendita vaschette e vaschettone di origano (il migliore è l'alentejano, profumatissimo, di cui sono estimatrice).
Devo dirti che poche volte ho mangiato caracois, però quando è capitata l'occasione non mi sono mai tirato indietro.
EliminaDubbia brodaglia perché penso sempre che dentro ci sia, oltre ad alloro, origano e affini, qualche residuo di bava delle lumache. Però -come si dice dalle mie parti- quello che non strozza ingrassa :-)
Da buon palermitano, adoro i caracois - da noi chiamati "babbaluci" - che a Palermo costituiscono un tradizionale piatto estivo esattamente come qui e vengono consumati "in bianco" (con un molho di olio, aceto, aglio, pepe e prezzemolo) o "al suco" (lo stesso ibntruglio di prima + salsa di pomodoro). Averli ritrovatio qui ricordo che mi ha sorpreso tantissimo, pensavo che solo a Palermo mangiassimo queste "bestie lesse", come le chiami tu :D
RispondiEliminaLe più buone che abbiam mai mangiato da qnd sono qui sono state quelle di una tasca spelacchiata in spiaggia a Fonte da Telha, dall'altra parte del rio. Il molho era buonissimo! Ci vennero servite con una cesta di fette di pane caseiro e - naturalmente - la birra ghiacciata!!! :P
Fonte da telha?! Pensa che non ci sono mai stato. Quando sono sul trenino della Costa da Caparica, salto giù appena arrivo alla spiaggia 19. Vuol dire che la prossima volta andrò lì a far merenda coi caracois! :D
EliminaCiao, questo blog è bello! Grazie per le utili indicazioni. :)
RispondiEliminaGrazie, rosskolore, sei molto gentile :-)
EliminaBenvenuto/a su Lisbon storie, spero che continuerai a seguire il blog.