C'è un posto
che io conosco benissimo ma della cui esistenza la stragrande
maggioranza dei lisbonesi è completamente all'oscuro. Di che sto
parlando? Intanto tira fuori la tovaglia a quadretti rossi e il
cestino del pic-nic. E magari riempilo pure.
Il mio primo alloggio
lisboeta, dieci anni fa, era la casa sfitta del mio amico
Paulo, in una strada a ridosso del Jardim da Estrela,
poco sotto il bel quartiere Campo de Ourique e praticamente
attaccata a un immenso parco che nessuno dei miei interlocutori
conosceva. “Dove abiti?” era la domanda. “Accanto alla Tapada
das Necessidades” la mia ingenua risposta. E puntualmente mi
sentivo rispondere, cioè domandare: “Dove?!” Amici, conoscenti,
tassisti, avventori, nessuno sapeva (e sa tuttora) cosa fosse e dove
fosse questa Tapada das Necessidades.
Eppure questo giardino
immenso (dieci ettari) e ricchissimo potrebbe dare filo da torcere ad
altri angoli verdi della città, se solo fosse appena più
conosciuto, visto che è pure abbastanza centrale, stretto com'è tra
la trafficatissima (e brutta) avenida Infante Santo e
l'interessante quartiere di Alcântara.
E oltretutto ha anche una storia gloriosa alle spalle, che potrebbe
competere con le blasonate ville di altre capitali europee. Le sue
origini risalgono al XVII secolo e si sono dispiegate nei due secoli
successivi facendo da quinta alle passeggiate dei sovrani e dei loro
ruffiani che bazzicavano il Palácio
das Necessidades, fatto
costruire ai margini del parco dalla regina D. Maria, che lì
vi stabilì la sua residenza. Il palazzo continua ad espletare le sue
funzioni istituzionali visto che attualmente ospita il Ministero
degli Esteri (Ministério dos Negócios Estrangeiros), ma la
tapada è sempre sorprendentemente vuota. Prati, serre,
fontane, casini, boschetti, viali: c'è sempre un'atmosfera
misteriosa in questo parco appartato, circondato da un muraglione che
nasconde a tratti anche gli alberi più alti e che lo chiude al resto
del mondo. Il silenzio, la solitudine, la vegetazione folta e ricca
di piante esotiche lo rendono un luogo quasi stregato, scenario
ideale di una fiaba dark.
Di recente però un
gruppo di cittadini si è unito per far conoscere una volta per tutte
ai lisboetas questo imperdibile patrimonio verde e promuoverne
la fruizione. Il loro cavallo di battaglia? Una visita guidata alle
15,00 di ogni primo sabato del mese. Mi sa che al prossimo giro ci
andrò: finalmente potrò entrare nella Tapada das Necessidades
senza avere l'impressione di incontrare dietro ogni cespuglio lo
Stregatto o il Bianconiglio.
Bellissimo posto! Anche il miradouro un po' piú giú merita. Secondo me la gente ci va poco perché è fuori mano rispetto ai giardini centralissimi.
RispondiEliminaComunque secondo me, anche grazie ad OutJazz, negli ultimi anni è tornato alla ribalta. Io ci vado a volte di domenica (in estate) e lo trovo abbastanza affollato.
ps che ne diresti di togliere il captcha dai commenti? faciliteresti la vita ai commentatori ;)
In effetti ci sono sempre andato nei giorni feriali...
EliminaCaptcha? Oddio... ci provo :-)
bisogna andare a vederlo, grazie per la segnalazione!
RispondiEliminaps: mi associo alla battaglia di elle contro il captcha...
Sì, devi assolutamente andarci, ti piacerà!
EliminaGreat readinng your blog
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