lunedì 24 marzo 2014

IL TOUR DELL'IPERGLICEMIA


Hai fatto le analisi del sangue? Come sei messo a carie? E con il fegato? Transaminasi, globuline e tutto il resto? Perché poi non vorrei averti sulla coscienza visto il tour che ti faccio fare oggi: le pasticcerie di Lisbona.

Saprai già che in città ogni cinque metri c'è una pasticceria, cosa che rende difficile deambulare senza schizzare ettolitri di bava a ogni passo: ti giri di qua e incappi in brigadeiros, qualche metro più avanti ed ecco un trionfo di broas, ti volti dall'altra parte per non vedere e un'altra vetrina ti spiattella travesseiros: come fai a resistere? Infatti non resisti: entri e mangi. Ma se è vero che tutte le pasticcerie lisboetas sono di ottima qualità, è anche vero che in alcune di esse è obbligatorio far incetta di calorie altrimenti la tua vita non ha senso. Cominciamo subito.

Se hai già effettuato il pellegrinaggio alla Confeiteria de Belém, specializzata in pastéis de nata e altri dolci conventuali, puoi passare alla fasi successive dell'iniziazione godereccia negli altri templi dedicati alla dea carie. Uno dei più antichi è la Confeiteria Nacional, in pieno Rossio, o in piena Baixa, che non è la stessa cosa ma hai capito dov'è. Le vetrine sono furbe e audaci. Ti dicono con aria di sfida: è inutile che fai l'indifferente, se non soccombi alla vista delle mie pastarelle soccombi alla vista dell'arredamento fin de siécle. E se soccombi a entrambe, hai vinto tu. P.s.: pare che qui si faccia il miglior bolo rei (il dolce natalizio tipico) di Lisbona.

Cinquanta metri a nord ovest, nella piazza del Rossio, ecco la Pastelaria Suiça (Svizzera). Non immaginare cioccolato o cose del genere, la pasticceria è genuinamente portoghese, quindi largo a lenços, doces de nozes, papos de anjos e altri antidepressivi. Se poi vuoi confonderti con le sciure cotonate e la jeunesse dorée del quartiere Avenidas Novas, allora recati da Versailles (foto), sulla trafficata avenida da República: un edificio art nouveau dentro e fuori ti accoglierà con un tripudio di calorie sotto forma di irresistibili dolcetti ma sadicamente pronte a trasformarsi in rotoli di lardo.

Spostandoci a Campo de Ourique troviamo una interessante tripletta cui è difficile sottrarsi: A Tentadora -nomen omen-, un paradiso sotto forma di pacata pasticceria di quartiere, e le due che si sono aggiudicate di recente l'annuale premio assegnato al miglior pastel de nata di Lisbona: Aloma e Cristal (quest'ultima per l'esattezza si trova lì vicino, a Estrela). Un ultimo balzo lo facciamo a Belém, preferibilmente a piedi così bruciamo almeno un decimo di ciò che abbiamo fagocitato, per ingozzarci di palmier e di croissant dal Careca (il Calvo) e di paste varie alla Chique (la chic) de Belém, anch'essa premiata in una delle passate edizioni per il miglior pastel de nata della città.

E ora, siamo pronti per una bella lavanda gastrica?

6 commenti:

  1. Eheh, hai ragione...carie fulminante! Per me i dolci classici portoghesi sono troppo dolci, quindi non mi spingo tanto oltre e non affondo i denti in condensati di uova e glasse varie :)
    Una delle mie preferite e' Poison d'amour a Principe Real, proprio perche'...e' pasticceria francese ;) non vale? pazienza, e' troppo buona! Così come la torta al cioccolato di Landeau.
    Tra le portoghesita', oltre al croissant di Careca -caldo, pero', altrimenti perde tutto, e per me senza formaggio e cotto, grazie- segnalo i croissant al cioccolato di Bernard in rua Garrett, una delizia con quella crema che ormai fanno in pochi, i pastéis de nata com chocolate di Doce Real a P.Real (piccola perla), uno strato di cioccolato sotto la crema (da urlo), e poi ce ne sono altre ma ora ho la mente obnubilata dalla bonta'...torno a commentare quando rinsavisco.

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    1. Elle, ti vedo molto ferrata sull'argomento. A proposito, il pastel de nata al cioccolato mi manca. Approfondiamo, se faz favor :-)

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    2. Quando si tratta di cibo...
      Ti ho dato nome e posto, tocca solo andartelo a prendere!
      Salendo verso il giardino di P. Real rimane in su, poco prima del giardino, sulla sinistra. Fa angolo, e' piccino piccio' ma ha tante cose buone. E il sabato credo chiuda alle 13 o non apre proprio :/

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    3. Ora che ho tutte le coordinate, come faccio a sottrarmi dall'incombenza? Tocca andarci e basta!

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  2. Lo ammetto, i dolci sono uno dei motivi per cui viaggio così spesso a Lisbona! E' semplicemente impossibile resistere a quei trionfi di sapore e a quelle vetrine che traboccano calorie :D e poi, come hai detto giustamente tu, "è obbligatorio far incetta di calorie altrimenti la tua vita non ha senso" ;)

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