domenica 8 aprile 2012

JARDIM DA ESTRELA



Uno dei miei angoli preferiti della città, quelli in cui appartarsi a meditare, leggere (e presto ti dirò perché), fare un pic-nic o dare da mangiare alle anatre, è il piacevolissimo Jardim Guerra Junqueiro, in onore al poeta vissuto tra il XIX e il XX secolo e di cui ignoro totalmente l’opera.

In realtà questo polmone della città è da tutti conosciuto come Jardim da Estrela (Giardino della Stella), visto che si trova in largo da Estrela, in cima alla calçada da Estrela, sotto alla rua da Estrela, naturalmente nel quartiere Estrela e di fronte alla basilica da Estrela (pron. shtrela), la chiesa fatta erigere dalla psichicamente instabile regina Dona Maria I nel XVIII secolo per ringraziare il Sacro Cuore di Gesù di averle dato un bimbo maschio (che morì di vaiolo a soli due anni, prima della fine dei lavori).

Il Jardim da Estrela è stato il teatro di miei innumerevoli pomeriggi all’insegna della mia principale attività, l’ozio. Lì ho meditato, ho letto (mo ti dico), ho preso il sole e il fresco, ho guardato la gente passeggiare, il tutto sotto l’ombra di qualche profumato arbusto o di qualche albero pluricentenario. E non sono il solo, a giudicare dalla variegata utenza che lo affolla a qualunque ora del giorno: anziani che si trascinano nelle latrine colà predisposte, mamme, nonne o baby-sitter che accompagnano i pargoli nel parco giochi lì attrezzato, magari gli stessi pargoli ospitati nell'asilo che sorge nel giardino, podisti che fanno venti volte il giro del parco, studentelli che fanno sega e soprattutto perdigiorno come il sottoscritto che siedono a un tavolino del caffè sul bordo del laghetto con fontana o prendono in prestito libri o riviste dalla minuscola biblioteca comunale raccolta tutta in un chioschetto che è lì, a disposizione di chiunque voglia leggere all’ombra di un frondoso pino o di un gingko biloba. Si tratta di un chiosco come quelli ormai utilizzati principalmente come bar, disseminati in tutta la città, ma riempito di giornali, riviste e libri: l'ideale per darsi un tono quando si ozia.

Ma il parco brulica di ulteriori attività: ormai quasi ogni fine settimana vi ha luogo qualcosa: mercatini bric-à-brac, iniziative per bimbi, ogni tanto un mercatino di prodotti biologici e, di recente, dj set pomeridiani. Eh sì, versatile com'è, è un vero e proprio spazio lisboeta.

4 commenti:

  1. non vedevo l'ora che arrivasse la primavera per frequentare un po' il jardim, visto che lo scorso anno l'ho scoperto che era quasi inverno.

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  2. Ma è bellissimo in tutte le stagioni! Certo, fare colazione in un mattino d'estate seduto a un tavolino del baretto all'ombra degli altissimi alberi, tra i profumi dei fiori tropicali e il canto degli uccellini, tutto questo non ha prezzo.

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  3. Io lo amo anche d'inverno, con quegli alberi dai fiori gialli che si stagliano sul bianco della cupola.
    Il bar e' fantastico, ma in estate e' godibilissimo, specie le domeniche in cui c'e' out jazz!

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    1. A quanto pare chiunque metta piede nel Jardim da Estrela ne rimane stregato, nevvero? Ci credo, suggestivo com'è!

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