Uno dei miei angoli
preferiti della città, quelli in cui appartarsi a meditare, leggere
(e presto ti dirò perché), fare un pic-nic o dare da mangiare alle
anatre, è il piacevolissimo Jardim Guerra Junqueiro, in onore al
poeta vissuto tra il XIX e il XX secolo e di cui ignoro totalmente
l’opera.
In realtà questo polmone
della città è da tutti conosciuto come Jardim da Estrela (Giardino
della Stella), visto che si trova in largo da Estrela, in cima alla calçada da Estrela, sotto alla rua da Estrela, naturalmente nel
quartiere Estrela e di fronte alla basilica da Estrela (pron.
shtrela), la chiesa fatta erigere dalla psichicamente instabile
regina Dona Maria I nel XVIII secolo per ringraziare il Sacro Cuore
di Gesù di averle dato un bimbo maschio (che morì di vaiolo a soli
due anni, prima della fine dei lavori).
Il Jardim da Estrela è
stato il teatro di miei innumerevoli pomeriggi all’insegna della
mia principale attività, l’ozio. Lì ho meditato, ho letto (mo ti dico), ho
preso il sole e il fresco, ho guardato la gente passeggiare, il tutto
sotto l’ombra di qualche profumato arbusto o di qualche albero
pluricentenario. E non sono il solo, a giudicare dalla variegata
utenza che lo affolla a qualunque ora del giorno: anziani che si
trascinano nelle latrine colà predisposte, mamme, nonne o
baby-sitter che accompagnano i pargoli nel parco giochi lì
attrezzato, magari gli stessi pargoli ospitati nell'asilo che sorge
nel giardino, podisti che fanno venti volte il giro del parco,
studentelli che fanno sega e soprattutto perdigiorno come il sottoscritto che siedono a un tavolino del caffè sul bordo del laghetto con fontana o prendono in
prestito libri o riviste dalla minuscola biblioteca comunale raccolta
tutta in un chioschetto che è lì, a disposizione di chiunque voglia
leggere all’ombra di un frondoso pino o di un gingko biloba. Si
tratta di un chiosco come quelli ormai utilizzati principalmente come
bar, disseminati in tutta la città, ma riempito di giornali, riviste
e libri: l'ideale per darsi un tono quando si ozia.
Ma il parco brulica di
ulteriori attività: ormai quasi ogni fine settimana vi ha luogo
qualcosa: mercatini bric-à-brac, iniziative per bimbi, ogni tanto
un mercatino di prodotti biologici e, di recente, dj set pomeridiani.
Eh sì, versatile com'è, è un vero e proprio spazio lisboeta.
non vedevo l'ora che arrivasse la primavera per frequentare un po' il jardim, visto che lo scorso anno l'ho scoperto che era quasi inverno.
RispondiEliminaMa è bellissimo in tutte le stagioni! Certo, fare colazione in un mattino d'estate seduto a un tavolino del baretto all'ombra degli altissimi alberi, tra i profumi dei fiori tropicali e il canto degli uccellini, tutto questo non ha prezzo.
RispondiEliminaIo lo amo anche d'inverno, con quegli alberi dai fiori gialli che si stagliano sul bianco della cupola.
RispondiEliminaIl bar e' fantastico, ma in estate e' godibilissimo, specie le domeniche in cui c'e' out jazz!
A quanto pare chiunque metta piede nel Jardim da Estrela ne rimane stregato, nevvero? Ci credo, suggestivo com'è!
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