Sette come
le virtù e i peccati capitali, sette come i nani di Biancaneve e le
spose per i fratelli, sette come le piaghe d'Egitto, i dolori di
Maria e i sette i sigilli, sette come i sacramenti cattolici, le arti
classiche e i giorni della settimana, sette come le Pleiadi, le vite
del gatto e le sette meraviglie del mondo, sette come i veli della
torta, i re di Roma e i sette colli di...
Lo sapevo,
hai detto Roma. Ma qui siamo su Lisbon storie, non su Roma storie.
Quindi va da sé che i sette colli sono quelli di Lisbona. Perché,
come sicuramente non saprai, anche Lisbona è la città dei sette
colli, anzi delle Sete Colinas, da cui il pass ricaricabile per tutti
i mezzi della città (foto). Naturalmente, che a Lisbona ci fossero delle
colline, e pure ripide, ce n'eravamo accorti tutti; tra l'altro più
passano gli anni più la cosa mi si fa evidente, dal momento che se
quindici anni fa balzavo da Estrela al Bairro Alto in venti minuti di
saliscendi senza fare un plissé, adesso mi attacco al tram (nella
fattispecie il 28) pure per fare la calçada do Combro, che sarà
corta ma siccome è ripida, l'iperossigenazione che richiede è
pericolosamente ostacolata dalle sputacchiate dei taxi asmatici sotto
sforzo.
Pur avendo
immagazzinato acriticamente l'informazione quando la ricevetti, non
sono mai riuscito a definire con precisione geometrica i sette colli.
Quindi ora facciamo insieme un censimento a occhio dei colli della
Lisboa Antiga e vediamo un po' che ne esce fuori. Mi sovvengono la
collina di Graça, poi quella del Castelo, sulle cui pendici si
ammonticchiano i quartieri di Alfama e di Mouraria, poi quella di
Pena o Santana, compresa tra il Martim Moniz e l'Avenida. Poi,
balzando dall'altra parte della Baixa, quella del Bairro Alto, che
culmina nel Príncipe Real, e infine la collina di Campo de Ourique. Quante ne ho individuate?
Cinque. No, non ci siamo. A te ne viene in mente qualcun'altra? No,
eh? Lo sapevo.
Allora
chiedo aiuto all'enciclopedia (che non è “I Quindici” ma google)
ed ecco la risposta. Che mi lascia un po' perlesso. Ne ho azzeccate
tre e mezzo: la collina di Santana, quella di São
Jorge, cioè del castello, e quella di São
Roque, cioè pressappoco il Bairro Alto. Quella azzeccata per metà è
Santo André, localizzata intorno all'omonima calçada e quindi
contigua di qualche decina di metri a Graça. Le rimanenti tre non le
avrei mai definite “colline”, semmai balze o addirittura
insignificanti protuberanze del terreno, segni d'interpunzione
orografica giusto per prender fiato mentre t'inerpichi.
Ebbene:
colina de São Vicente,
che corrisponderebbe all'omonimo Mosteiro e all'Alfama (ma quello è
un crinale, non una sommità!). Poi colina das Chagas (piaghe), che
corrisponde al largo do Carmo, cioè a una pausa caffè salendo dalla
calçada do Sacramento al largo Trindade Coelho. Infine colina de
Santa Catarina, compresa tra praça Camões
e la calçada do Combro, che mi verrebbe più spontaneo considerare
una propaggine della colina de São
Roque, cioè del Bairro Alto.
Va be', sai
che ti dico? Che dopo questo vertiginoso saliscendi mi è venuta
voglia di sedermi in cima a una di queste colline. Quale esplanada scegli?
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