Ci sono due o tre abitudini
portoghesi che davvero non riuscirò mai a capire. Sono circoscritte all’ambito
gastronomico, niente di che, ma mi lasciano ancora seriamente perplesso.
domenica 24 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
FADO, MEU FADO!
Se quando senti parlare di fado
immagini vecchie sdentate e pelose avvolte nello scialle nero o vecchi
avvinazzati che sputacchiano pezzi di tabacco, stai sbagliando di
grosso. Il fado, a Lisbona e in tutto il Portogallo, vive un’eterna giovinezza
che ha per lo più le belle sembianze dei ventenni che ne perpetuano la
tradizione.
mercoledì 13 febbraio 2013
ARRENDITI, SEI CIRCONDATO (DI AZULEJOS)!
Devo confessarlo: la prima volta
che mi trovai al cospetto di una chiesa interamente ricoperta di azulejos (per
l’esattezza la Capela das Almas de Santa Catarina, a Porto,) rigorosamente
azzurri mi scappò da ridere: non potei fare a meno di pensare alle piastrelle
del bagno. Però poi, tornando serio, dovetti riconoscere che gli azulejos facevano
comunque il loro effetto.
martedì 5 febbraio 2013
“DAGLI AL MARRANO!”
C’è un posto singolare nel placido
Rossio lisboeta, a pochi passi dalla Ginjinha e dal teatro D. Maria. È il largo
de São Domingos, oggi brulicante di turisti e africani, animato ma sereno
benché teatro di uno degli eventi più sanguinosi della storia della città.
Pochi ne sono a conoscenza, anche a causa della complicità dei libri di storia
portoghesi che l’hanno a lungo ignorato. Però sette anni fa la Città di Lisbona
ha installato una lapide che ricorda l’eccidio, frutto del fanatismo religioso e
dell’inestirpabile antisemitismo, una delle peggiori malattie del genere umano.
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