L'altroieri,
tra le sette e le otto di sera, mentre ero nel mio terrazzino con gli altri
tre inquilini del prédio per fare la nostra tesissima riunione
condominiale a base di vino bianco alentejano, pistacchi e anacardi,
alzo lo sguardo e vedo migliaia di rondini disegnare scarabocchi
nell'azzurro del cielo primaverile che il sole s'intestardiva a
illuminare. E dico: “quante rondini!”. Milene, quella del primo
piano, mi risponde: “Per forza, è primavera!”.