domenica 27 gennaio 2013

QUANT’È GRANDE LA GRANDE LISBOA?



Fonte: qui

Parigi è circondata dalla banlieue, Londra dalla Greater London, Roma dalla terra dei burini, Lisbona dalla Grande Lisboa. Hai già capito dove voglio andare a parare, vero?

sabato 19 gennaio 2013

DELLE MELE E DELLE PERE




In uno dei miei ultimi voli Lisbona-Roma mi sono ritrovato accerchiato da una comitiva di pellegrini, per lo più signore di una certa età capitanate da un prete, che erano stati a Fátima e dintorni. Ho quindi innalzato la mia barriera protettiva invisibile, più spessa di quella che allestisco di solito, per evitare qualunque interconnessione con le due signore del gruppo che avevo oltre i miei gomiti. Però la barriera è crollata quando, mangiando i tocchetti di mela del cestino dello spuntino gentilmente offerto dalla TAP, la signora alla mia sinistra ha chiesto con tono contrariato a quella alla mia destra: “Ma che razza di mele sono queste?”. Non ho potuto fare a meno di intromettermi.

martedì 15 gennaio 2013

I FUSI ORARI DEL PORTOGALLO




In quinta elementare avrai sicuramente studiato che la Russia è attraversata da undici fusi orari e gli Stati Uniti da sei. Inoltre negli anni, praticando un po’ di geografia, a occhio e croce ti è parso che in Europa un fuso orario racchiuda in media una manciata di stati e staterelli. Quindi, se tanto ti dà tanto, dovrebbe essere ovvio che una nazione piccola come il Portogallo sia compresa tutta in un unico fuso orario. E invece…

venerdì 11 gennaio 2013

BORGHETTI DI GRAZIA




Se bighellonando per Graça ti vien voglia di svariare e di aggiungere altri motivi di diletto ai miradouros, ai giardini e ai pastéis de nata, sappi che il quartiere nasconde due gemme architettoniche che sicuramente non conosci. Ma sei perdonato: nemmeno molti lisboetas le conoscono. Sono una sorta di Garbatelle in miniatura che… Aspetta, sto correndo troppo. Certe cose vanno fatte con calma.

sabato 5 gennaio 2013

A CULO DURO




Chissà quante volte l’avrai ballato senza rendertene conto. Io l’ho sentito la prima volta a Roma in una notte dell’estate 2011. Ero al semaforo all’imbocco della Marco Polo e un’altra smart inchioda accanto alla mia: al volante una coatta di una ventina d'anni, truccata e pettinata come Lady Gaga, fuma e si specchia ascoltando un’inascoltabile musica ad alto volume e, cantando il ritornello della canzone (“oy oy oy – oy oy oy oy”), agita un braccio a mo' di lazo. Appena scatta il verde, butta la cicca e sgasa. Il mio primo pensiero? La speranza che si spiaccicasse come un insetto contro qualcosa: il rovello che un simile essere vivente potesse aggirarsi nel mio stesso sistema solare m’inquietava oltremisura.