C’è crisi: è il mantra di questi ultimi
anni, in Italia come in Portogallo. C’è crisi, e spesso non è che un alibi per
abbassare stipendi e ritardare pagamenti, a Roma più che a Lisbona. Ma è un
dato di fatto che in Portogallo la crisi sia ancora più feroce che in Italia:
perché strutturalmente il Portogallo è più debole, meno importante, più
periferico, meno ricco. Però a Lisbona, nonostante le difficoltà oggettive,
negli ultimi due anni, cioè da quando la crisi ha alzato la testa, sono state
avviate molte iniziative e realizzate molte opere.