martedì 4 giugno 2013

LÀ DOVE PREGANO GLI ITALIANI




Se malgrado la tua cospicua intelligenza, dimostrata dal fatto che leggi assiduamente questo blog (Lisbon storie infatti non è adatto a chi ha il QI di una sciampista), mi vieni a dire che sei cattolico/a e, peggio mi sento, pure osservante, ti do nonostante tutto una dritta. Infatti com’è noto noi atei siamo molto magnanimi e quindi lieti quando qualcuno è libero di pregare chi gli pare nei luoghi deputati.

Orbene, se ti sei ignominiosamente abbuffato/a di pastéis de nata e adesso ti stai macerando nei sensi di colpa prefigurandoti l’eternità in compagnia di Ciacco, c’è un posto in cui puoi alleggerire la tua coscienza (ma non la panza) e confessarti. Oppure, se pur non avendo nessun peccato da confessare –non ci credo- ma è domenica mattina e vuoi santificare la festa, ho il posto che fa per te.

Si tratta della igreja (chiesa) do Loreto, meglio nota come igreja dos Italianos, in cui la domenica mattina si dice messa nella nostra lingua. Non ti so dire quanta gente la segua, anche perché l’unica volta che ci sono entrato a prendere un po’ di fresco (in questo le chiese sono imbattibili) non era domenica mattina, ma se continuano a dir messa in italiano vuol dire che la gente ci va. Del resto anche i preti non lavorano per nulla.

L’igreja si trova proprio all’angolo tra il largo do Chiado e rua da Misericórdia, quindi a una cinquantina di metri dalla statua di Pessoa e a un’altra cinquantina di metri da quella di Camões, così al centro che più al centro non si può. Se poi vuoi sapere qualcosa sulla sua storia, affidati come ho fatto io al sito del Comune, dove si dice che la chiesa fu fatta costruire a seguito dell’introduzione del culto della Madonna di Loreto a opera nel 1200 dei mercanti veneziani e genovesi. Dopo il terremoto, che la danneggiò seriamente, fu rifatta nelle forme attuali che, a onor del vero, non sono niente di speciale, soprattutto agli occhi di chi, come noi italiani, è abituato a ben più sontuose chiese. Infatti conserva, oltre ai soliti dipinti di putti e all’ovvia immagine della Madonna di Loreto, soltanto un accrocco del Borromini che devo ancora capire cos’è.

Poi, dopo la messa, ti puoi fiondare nelle boutique di Hermès, di Diesel, di Hugo Boss e altri marchi, tutte a pochi metri dalla chiesa, perché siamo nel quartiere della moda e dello shopping. Sai, gli italiani, popolo di fashion victim.

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