Ho sempre adorato gli scorci
sgarrupati di Lisbona, anche se mi rendo conto che a volte esagera: ha
veramente tanti edifici fatiscenti se non diroccati. Tuttavia va riconosciuto
che la sua fisionomia negli ultimi dieci anni è migliorata di molto, dal
momento che interi quartieri hanno beneficiato di una remise en forme totale. Ma
perché tanta fatiscenza? Me lo chiedono spesso, come se io avessi una risposta
a tutte le domande. E infatti anche stavolta...
La causa diretta è il blocco dei
prezzi degli affitti a valori di cinquant’anni fa per far sì che i poverissimi
inquilini potessero permettersi un tetto sulla testa. Nel corso dei decenni
questi prezzi non si sono mai potuti adeguare per legge all’inflazione o al
mercato, e ancora oggi ci sono anziani inquilini che pagano quote di venti,
dieci o addirittura cinque euro al mese, e possono essere sfrattati solo dietro
elargizione di una buonuscita di qualche decina di migliaia di euro. La mia
casa in Alfama, ad esempio, era abitata da un vecchietto di 91 anni che pagava
€ 12,50 al mese per un appartamento tutto sommato in buone condizioni. Bontà
sua, è deceduto due settimane dopo il rogito dal notaio (e il vecchio
proprietario ancora si sta mangiando le mani).
Immagina di essere il
proprietario di un appartamento o di uno stabile che per trent’anni riceve
poche decine di euro di affitto: preferisci investire in manutenzione o peggio
in restauro, oltretutto per continuare ad avere la stessa risibile rendita, oppure
mandare in malora il tuo immobile e chi c’è dentro? Ti sei risposto da solo. Moltiplica
tutto per migliaia di edifici e prolunga la cosa per decenni, ed ecco come il
panorama di una città diventa fatiscente. Tale scriteriata politica abitativa
comportò come ulteriore conseguenza l’esodo dei lisboetas che per decenni
preferirono trasferirsi nei nuovi sobborghi spesso senza infrastrutture
piuttosto che imbarcarsi in costose ristrutturazioni in quartieri fatiscenti,
col risultato che la popolazione della città è passata dagli oltre 800.000
degli anni ’80 ai 550.000 di inizio millennio, con la conseguente desertificazione
dei quartieri del centro, i più degradati.
Però una dozzina di anni fa il
Comune di Lisbona ha cominciato ad accorciarsi le maniche per porre rimedio a
cotanto scempio –oltretutto pericoloso per l’incolumità dei passanti-, così ha
messo in campo il programma Recria, con cui i proprietari di immobili potevano
beneficiare di cospicui finanziamenti per restaurare i loro beni. E si sono
cominciati a vedere decine di cantieri coperti con la scritta Aqui vai ver uma
Lisboa mais bonita (qui stai per vedere una Lisbona più bella).
Centinaia di immobili sono stati
ristrutturati grazie a Recria, anche se qualcuno ci ha marciato (benché i
requisiti per accedere ai finanziamenti fossero molto restrittivi, qualche
furbo è riuscito a fare carte false) e molti scorci del centro hanno cambiato
volto. Però poi è arrivata la crisi, sono finiti i soldi e quindi si è dovuto procedere
diversamente: come sai, da queste parti quando i soldi scarseggiano si aguzza l’ingegno.
Prima di tutto un’ordinanza
comunale ha imposto un aut-aut ai proprietari di ruderi: o ristrutturi o cedi
al comune. Molti hanno finito col cedere al comune, il quale si è trovato con
una cospicua dote di immobili e ha potuto procedere con una nuova operazione:
ReHabitar. È un’ottima opportunità di investimento che andrà a rimpinguare le
casse comunali, rinnovare gli edifici e dare un’occasione all’economia della
città. Gli immobili diroccati vengono messi all’asta e gli acquirenti possono
cominciare a pagarli solo dopo aver terminato i lavori di restauro (al massimo
dopo due anni). Se poi vogliono reimmetterli sul mercato hanno dei vincoli da
rispettare ma tutto sommato è un affare per tutti, soprattutto per la città.
Tranne che per me, perché quando anche l’ultima catapecchia sarà stata rifatta
mi mancherà tanto la città sgarrupata.
Eh sì, che legge scellerata, ha prodotto un disastro.
RispondiEliminaChe poi ora la stanno cambiando, anche se per riportare le cose alla normalità ci vorrà del tempo.
Comunque quando seppi di questa legge mi spiegai ad esempio il perché di tutti i pensionati che affollano quotidianamente ristoranti e caffè :)
Poi c'è anche la questione speculazione edilizia (ad opera principalmente delle banche finanziatrici). Perché chiaro, ci si guadagna molto di più a costruire e rivendere palazzoni tutti uguali nelle periferie piuttosto che ristrutturare in centro.
Per fortuna le cose stanno cambiando, tanto e in fretta.
Lo stato prevede anche un sacco di sgravi fiscali per le imprese che recuperano i palazzi storici (Graça e Santa Engrácia ad esempio stanno rinascendo così).
Anche per me un tocco di degrado non guasta, anzi, mi affascina...però fa male il cuore vedere palazzi stupendi dei secoli scorsi abbandonati a se stessi. Sono molto più felice di vedere i cartelli che annunciano opere di riqualificazione!
In effetti, Elle, non avevo mai collegato i bassi affitti dei pensionati con la loro massiccia presenza in bar e tascas. Dici che sarà per quello? Uhmmm... :-/
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RispondiEliminaCiao Graz,
RispondiEliminacon te non si finisce mai d'imparare! Questa non la sapevo... grazie!
Eh sì, diciamo che essere curiosi ha i suoi risvolti positivi :-)
EliminaBeijinhos!
Per Graziano.
RispondiEliminaHo letto con grandissimo interesse quello che hai scritto e mi chiedo se posso rivolgerti alcune domande su Lisbona: costo della vita, degli affitti nel centro storico ecc. Ho 61 anni, sono in pensione da un anno, vivo a Roma e sto valutando, con mio marito, di trasferirci in Portogallo, dove venni una volta sola nel 1975 ( :O) ). Momento magico per Questo Paese ! Dopo quel viaggio bellissimo non ci sono più tornata ma mi è sempre rimasto nel cuore ( il tuo racconto sulla capitale sgarrupata mi ha ravvivato l'amore per Lisboa). Potresti darmi qualche informazione, soprattutto sugli affitti nel centro ? E' vero che il costo della vita è assolutamente inferiore a quello che è in Italia ?
Ti ringrazio moltissimo e aspetto tue notizie.
Ida
Ciao Ida, felice di aiutarti!
EliminaAllora, gli affitti a Lisbona, soprattutto per chi viene da Roma, capitale della speculazione immobiliare dove con 800 euro affitti un seminterrato a Tor Bella Monaca, sembrano un sogno. Diciamo che con la stessa cifra puoi affittare comodamente un bel trilocale in un quartiere del centro storico. Se poi hai dei soldi a disposizione, puoi anche pensare di comprarlo, visto che i prezzi, già abbastanza bassi, hanno subito un ulteriore calo a causa della crisi. Quindi se hai 150000 euro, per esempio, potresti adirittura comprare un bell'appartamentone in un quartiere popolare (Alfama, Bica, ecc.)
Però il discorso dei prezzi va un po' aggiustato: è vero che Lisbona è più economica di Roma o di Milano, ma non è poi tanto più economica. Voglio dire, gli affitti e le cene sono sicuramente più economiche, ma quando vai a fare la spesa siamo lì, anzi alcuni prodotti di marca importati (mi vengono in mente Danone, Nestlé, Nivea, Findus-che qui si chiama Iglo) sono un po' più cari che in Italia. Anche le macchine sono più care, ma chi è furbo evita di comprarne visto che i mezzi -un po' più economici che a Roma- e i taxi -molto più economici che a Roma- danno un ottimo servizio. Le bollette, quelle sì, sono più salate. Diciamo che, per la mia esperienza, credo che due persone che convivono possano godersi la vita senza lussi ma anche senza rinunce (molte cene, molti cinema, molti spettacoli) con circa 2500 euro al mese, affitto incluso.
Ma diciamo che la mia è un'impressione personale, per cui è da prendere con le pinze. Se hai altre domande, son qua.
Graz
Per Graziano.
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo per la velocità con cui hai risposto.
Si, ho altre domande ma per il momento voglio elaborare meglio i miei progetti, per cui ci sarà tempo per chiedere. Ora invece voglio dirti questo: scrivi benissimo e , bada, non è un complimento vuoto. Sei preciso, spiritoso, divertente, è un piacere leggerti. C'è moltissimo amore per Lisbona e riesci a trasmetterlo, insomma sei molto bravo e coinvolgente. Direi che sei riuscito letteralmente a fare un "affresco" della città, dei suoi interstizi,della sua luce. Restituisci Lisbona, i luoghi, le persone, le emozioni e restituisci anche le tue riflessioni, sempre interessanti. Bravo, sono contenta di averti letto. Io sono una "lettrice" e sono anche "severa". Ma tu sei veramente bravo.
Scusami, un'altra cosa: ho letto Pessoa e Saramago. Hai altri Portoghesi da consigliarmi ? Grazie. A presto.
Ida, vacci piano coi complimenti altrimenti mi monto la testa! :-P
EliminaScherzi a parte, grazie davvero per il tuo apprezzamento. Fa piacere vedere come la mia passione venga condivisa con entusiasmo dai lettori. E a proposito di lettori, mi chiedi degli scrittori portoghesi. Guarda un po' avevo in animo di scrivere prossimamente un post proprio su quest'argomento, e sai che ti dico? che a questo punto sarà il prossimo post di Lisbon storie.
Grazie ancora!
Caro Graziano, sarò veloce.
RispondiEliminatemo che la mia disponibilità economica si fermi ad un reddito netto di 2000 € mensili. Per un affitto a Lisbona, nel centro ( 40 - 50 metri quadrati per noi vanno benissimo)speravo di cavarmela con 500€. Chiedo troppo ? Non ti sembra realistico e mi consigli di abbandonare il mio sogno? Quanto all'acquisto di una casa, non è una decisione che si possa prendere prima di aver vissuto del tempo a Lisbona.
Comunque, all'Ambasciata Portoghese in via della Camilluccia, ove sono stata pochi giorni or sono, una graziosa signorina mi raccontava di una signora italiana che recentemente aveva comprato a Lisbona (centro storico) una piccola casa per 60.000 € . Confortante, no ? :o)
Che dire, Ida, anche 2000 euro al mese per due persone possono bastare, visto che un bilocale in centro lo paghi circa 500 euro. Però naturalmente non prendere le mie parole per oro colato. Del resto quando si parla di soldi è tutto soggettivo. Forse la cosa milgiore è passare un paio di settimane o un mesetto a Lisbona così ti regoli di persona.
EliminaPer quanto riguarda l'appartamento a 60.000 euro mi sembra un prezzo davvero molto basso, anche per gli standard lisbonesi e anche tenuto conto che con la crisi i prezzi si sono ulteriormente abbassati: con quella cifra o compri un mono/bilocale buio e umido o si è trattato di una botta di fortuna. Però propendo per la prima ipotesi...