venerdì 9 maggio 2014

PIAZZA DI FIORI, ALBERI E GELATI


La primavera è nell'aria e la temperatura si è accomodata su quel piacevole gradino del termometro al di sotto del quale avresti bisogno del maglioncino e al di sopra del quale vorresti toglierti anche la maglietta. Il risveglio dei sensi passa anche di qui, sotto questa porzione di cielo azzurro, lo scroscio monocorde e rilassante della fontana e il profumo dei fiori di queste aiuole ombreggiate. Siediti su una panchina o al tavolino di una esplanada, chiudi gli occhi e inspira i pollini anche se ti fanno starnutire: sei in praça das Flores.

Incastonata tra il Príncipe Real e São Bento trovi questa parentesi quieta che più che una piazza ti sembra un acquerello, la scena di un dipinto senza tempo con avventori tranquilli che si salutano, prendono un caffè, leggono un libro o un giornale (o il tablet) e si godono il fresco. Non ci sono panorami mozzafiato in quest'angoletto di Lisbona, discretamente riparato dagli abbacinanti prodigi di cui questa città è prodiga, ma un'atmosfera che in qualunque periodo dell'anno trasmette protezione e requinte.

D'estate la folla di foglie che frusciano in alto e che oscurano il sole dispettoso ti fanno sentire come un fiasco di vino in cantina, mentre dalle strade circostanti arrivano schizzi di luce naturale da miliardi di watt. In autunno l'aria mite e il sole obliquo schivano i rami ancora addobbati e scaldano il viso di chi si gode la gentilezza dell'equinozio. D'inverno le foglie crepitano sotto le zampe dei cani portati a spasso dai padroni infagottati, mentre dai chioschi tazze di caffè o cioccolata calda sbuffano nuvolette di vapore che appannano gli occhiali.

Ma è a primavera che la piazzetta dà il meglio di sé: se senti fresco ti sposti al sole, se senti caldo ti sposti all'ombra; se vuoi vedere gli uccelli volare ti metti al limitare della piazza, se vuoi sentirli cantare resti sotto gli alberi; se vuoi leggere o vedere la gente che passa ti siedi su una panchina, se vuoi una amêndoa amarga o una tosta mista ti siedi al chiosco o a uno dei bistrot.

Se poi vuoi sgranchirti le gambe ti fai un giro nelle strade della ormai non più esistente freguesia di Mercês (ora la piazza fa parte di Misericórdia), con le sue belle facciate piene di azulejos e le moradias dai giardini rigogliosi, e se vuoi mangiare il miglior gelato di Lisbona fai quei cento metri verso la rua de São Bento e arrivi nella gelateria Nannarella, aperta da due romani che evidentemente si sono innamorati di Lisbona e di praça das Flores e che esprimono questo amore come meglio sanno fare: dispensando coppette dai gusti più sublimi, e i lisboetas sembrano apprezzare.

Fiori, alberi, gelati: a volte sembra che il risveglio dei sensi corrisponda con il loro appagamento.

10 commenti:

  1. ciao Graz,
    che meraviglioso quadro multisensoriale, che hai dipinto!
    proprio ieri stavo pensando che questa parte della città la conosco poco: un vero peccato!.... tocca tornare per rimediare...
    un abbraccio pieno di saudades :)

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    1. Grazie, Monica
      sei sempre molto gentile. In effetti se "a saudade aperta", tocca tornare e godersi il sole tra le foglie di praça das Flores ;-)

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  2. Mi sta prendendo una voglia di tornare a Lisbona...

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  3. E' già passato un anno...la bella casetta nell ' Alfama ... nostalgia anche per noi!

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  4. Che nostalgia! Io non ci ho vissuto, sono stata tre volte a trovare mia figlia che vive a Lisbona da più di tre anni. Città splendida! P.S. neanche a farlo di proposito, in questo momento sto preparando un dolce portoghese: la baba de camelo! e per rileggere la ricetta sono arrivata al tuo bellissimo blog. Complimenti, lo seguirò volentieri per sentirmi più vicina alla pargola!

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    1. Baba de camelo? Slurp, a me!
      Grazie per i complimenti, mi fa piacere che grazie ai post di questo sconclusionato blog i bei legami familiari possano sentirsi rinsaldati. Saluti a te e alla tua pargola espatriata. E alla baba de camelo, se c'è ancora.

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    2. Baba de camelo... spazzolata! Devo venire a rifarla a Lisbona, oppure vieni tu a Roma! Continua a scrivere della bella Lisbona, mi raccomando, soffrirò meno di saudade.

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    3. Roma o Lisbona per me è uguale, tanto sto o di qua o di là :-)
      Grazie ancora dei complimenti, segui sempre Lisbon storie!

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