Fonte: qui |
Se vedendo questa foto
non ti vien voglia di affogare sotto una cascata di pastéis de nata
vai a farti vedere, c'è qualcosa che non va in te. È
scientificamente provato che è impossibile restare indifferente
davanti alla visione (e ancor di più davanti al profumo) di un
pastel de nata appena sfornato. Uno. Figurati decine!
I portoghesi lo sanno
bene. In tutti i novantamila e passa chilometri quadrati del loro
paese troverai sempre una pastelaria, una confeitaria, un café, un
bar, una padaria (forno), una bettola, un buco che espone i suoi
pastéis de nata. Perché i pastéis de nata (paste di panna, anche
se di panna ce n'è poca e ben occultata) sono un simbolo della
portoghesità, più del fado e del baccalà. Perché il 70%
dell'organismo di un portoghese non è fatto d'acqua, ma di pastéis
de nata. Perché a colazione, a merenda, a pranzo come dessert, c'è
sempre un pastel de nata a occhieggiare e tentare. Perché sulla
bandiera portoghese, anziché la sfera armillare (l'astrolabio dei
navigatori) ci dovrebbe essere un pastel de nata. E perché la
dietista di una mia amica ha detto che un pastel de nata ha le stesse
calorie di una mela (ma si è guardata bene dal dire che non ha la
stessa percentuale di grassi).
Gli indirizzi per
gustarlo a Lisbona sono innumerevoli. A partire dal must dei must,
l'Antiga Confeiteria de Belém, dove si chiamano pastéis de Belém e
richiamano torme di golosi da tutto il mondo: qui la ricetta è
segreta, ma credo che giochi molto a loro favore il fatto che i
pastéis sono sempre serviti appena sfornati, con una fragranza e una
friabilità difficili da riscontrare nel baretto che li espone per
due giorni. Secondo un sondaggio fra i lettori del quotidiano Público però i migliori pastéis de nata del Portogallo si trovano alla
Chique de Belém, sempre in zona quindi, o alla pastelaria Cristal,
nel quartiere Lapa. In ogni caso, oltre ad altre blasonate
pasticcerie come la Confeitaria Nacional, zona Rossio, la Versailles,
zona Saldanha, o la Brasileira del Chiado, più o meno tutte le
pasticcerie vendono pastéis de nata di buon livello, e anche il
forno sotto casa ne sforna che non sono niente male: l'importante è
che siano freschi di giornata.
Li vuoi riportare in
Italia? Fai pure, l'importante è mangiarli entro due o tre giorni,
anche se nel frattempo avranno naturalmente perso in bontà. Ma per
ingrassarsi vanno sempre bene.
Me li ricordo! Che buoni!!!
RispondiEliminaMa a Milano non ci sono?
Ciao ET, e benvenuto/a su Lisbon storie.
RispondiEliminaChe io sappia i pastéis de nata sono introvabili sia a Roma sia a Milano, e quindi è difficile che siano reperibili in altre città. Pertanto, chi volesse lanciarsi nell'imprenditoria sa che c'è un bisogno da soddisfare...
Comunque, se dovessi capitare a Parigi, lì c'è http://pastelariabelem.net/
questa di Parigi non la sapevo...
EliminaEh sì, mariantonietta. Del resto Parigi, come tutta la Francia, è piena di immigrati portoghesi di seconda e terza generazione.
EliminaMa nessuno ha una ricetta!!! sono buonissime!!!
RispondiEliminaIn realtà se cerchi su google ti escono fuori molti siti che la propongono. Per esempio questo:
Eliminahttp://le-ricette-della-nonna.blogspot.it/2007/05/pasteis-de-nata-portogallo.html
Prova e facci sapere :-)