Se fino all'anno scorso capitavi a Lisbona per il ponte di Ognissanti e vedevi la città già piena di addobbi natalizi, non voleva dire che avevi sbagliato festa. Voleva semplicemente dire che eri capitato a Lisbona per il ponte di Ognissanti.
In nessun’altra città delle poche che ho visitato notavo un’attesa del Natale tanto spasmodica da parte degli amministratori comunali: già negli ultimi giorni di ottobre la città cominciava a sfoggiare apparati natalizi degni di Las Vegas. E il bello è che ogni anno cambiavano. Tutto il centro, dalla Baixa a Campo de Ourique, metteva in mostra l’ultima moda in fatto di addobbi di fine anno, e non sempre l’effetto era esteticamente appagante.
Luci cilindriche di un blu elettrico penzolavano dagli alberi del miradouro di São Pedro de Alcântara, palloni di velluto viola sfilavano lungo rua Almeida Garret, saette finte lampeggiavano lungo rua Augusta, una sorta di gigantesca grotta di Betlemme dai colori fluorescenti campeggiava nella piazza del Rossio: ce n’era abbastanza per mettersi a urlare. E che dire poi dell’aberrante albero di Natale orgogliosamente definito il più alto d’Europa, un mostro completamente metallico che al calar del buio si illuminava e che dal 2005 torreggiava per oltre due mesi nella praça do Comércio? Orrore puro.
Poi quest'anno è arrivata la crisi, da queste parti molto severa. Per fortuna, verrebbe da dire. Via tutto il ciarpame, che costava ogni anno quasi un milione di euro, e largo alle idee, che chissà perché vengono invocate solo quando non c'è pecunia.
La Câmara Municipal de Lisboa ha indetto una gara tra i giovani creativi della città e ha scelto sette progetti low cost per una spesa complessiva di 150 mila euro. Ora, oltre a qualche immancabile lucetta sparuta nelle strade del centro, sette installazioni a metà tra arte contemporanea e campagna ambient arricchiscono gli angoli più emblematici della città. Il mio progetto preferito? Quello di praça Luis de Camões, in pieno Chiado: migliaia di pins (spillette) luminosi distribuiti nelle ore di punta serali e notturne a chi passa in piazza. E anche i lisbonesi diventano addobbo.
Ciao Graziano,
RispondiEliminavedo che il tuo blog è proprio nuovo di zecca,
corro subito a mettermi tra i tuoi lettori!
In bocca al lupo e a presto
Grazie, Eva
RispondiEliminafaccio altrettanto col tuo! ;-)