Potrei cominciare a
parlare di savoiardi, che col Portogallo non c'entrano niente, invece
comincerò a parlarti del Martini, che col Portogallo non c'entra
parimenti niente ma costituisce l'aperitivo adatto alla storia che
sto per raccontarti. Perché la Storia, quella con la S maiuscola, la
si può raccontare in tanti modi, anche prendendo spunto da una
ginjinha. E se non stai capendo il mio vaneggiamento, non è
perché parliamo di alcol, ma perché...
Un po' di tempo fa, diciamo anche un po' di anni fa, ero andato a prendere una ginjinha con il mio collega di blog Marco Mundo. Eravamo alla Ginginha do Eduardino, quella sem rival, e tra gli avventori, già amici di bevute del nostro eroe lusosiciliano, ce n'era uno che ci disse una cosa che sia io sia Marco ignoravamo. Era uno che di bottiglie se ne intendeva in quanto barman dell'Incognito, uno dei locali più affermati della movida lisboeta (dove, non avendo più l'età, non sono mai stato pur avendolo a uno sputo dalla mia casa di Santa Catarina, ma questo dettaglio è irrilevante). Inoltre non ho mai verificato quanto da lui affermato, ma vista la fonte gli ho creduto sulla fiducia. Ci disse quindi: “Se prendete la bottiglia del Martini ed esaminate attentamente l'etichetta, troverete, tra tutte le scritte e gli stemmi che vi compaiono, un blasone che ha a che fare con Lisbona. Cos'è? È lo stemma della corona del Portogallo.”
Ora, ti chiederai tu
sbigottito come ce lo chiedemmo noi: che c'entrerà lo stemma dei
duchi di Braganza, cioè la schiatta dei re portoghesi, col Martini, il celeberrimo vermouth torinese?
C'entra, eccome se c'entra: è un omaggio a Maria Pia di Savoia, ci
disse il barman-storico, la principessa che nel 1862 andò in sposa
appena quattordicenne al re di Portogallo Luigi di Braganza e che
divenne una regina molto amata dal popolo. Ma sfogliando il libro di
storia scritto tra le strade del Portogallo, ho scoperto che nel
corso dei secoli anche un altro paio di personaggi della dinastia
sabauda sono legate ad altrettante località in cui hanno trascorso
lunghissimi -o brevissimi- periodi delle loro vite.
Quindi dal prossimo post
partiamo insieme per questo breve excursus. Nel tuo bagaglio metti
sia il giaccone sia il costume da bagno, visto che ci muoveremo tra
le brume torinesi, il vento di Porto, il sole di Roma e la maresia di Lisbona e Cascais. E lascia anche un po' di spazio perché poi,
nel tuo bagaglio, dovrai metterci quello che avrai appreso.
Una curiosa curiosità.
RispondiEliminaBentornato.
L.S.
Grazie, bentornato/a anche a te!
EliminaBem vindo a casa :D
RispondiEliminaContaminazioni avant la lettre, direi...E sempre un vero piacere leggerti ;)
Ed è sempre un vero piacere incontrarti. Grazie mille, Mihaela!
Elimina