sabato 15 dicembre 2012

LARGO ALL’INTENDENTE




Hai presente l’orco, il lupo e il Mangiafuoco? Ti hanno sempre detto che sono cattivissimi ed è meglio starne alla larga, e allora tu ci credi e fai altro anziché andarteli a cercare (insieme ai guai). Così ho fatto io negli anni passati nei confronti del largo do Intendente, incastonato tra la Mouraria e l’avenida Almirante Reis. Poi però ci sono capitato per caso…

La responsabile principale di tale terrorismo psicologico fu la prof Maria Zé che, consapevole della mia attrazione per il torbido e il sordido, mi metteva in guardia ripetutamente descrivendomi scenari da inferno dantesco: avventori assaliti e lasciati in mutande, emuli di Jack lo Squartatore, spacciatori che camminavano tra relitti umani bavosi e buttati per terra, squallide meretrici alla luce del sole… Abbastanza per esserne attratti. Però, poiché anche altri conoscenti non lesinavano giudizi trancianti su questo luogo di perdizioni, me ne tenni sempre accuratamente alla larga continuando a immaginare scene degne dei film di Dario Argento.

Un paio di anni fa, però, mentre cercavo casa, un agente immobiliare mi propose un appartamento al limitare tra Graça e la Mouraria e quindi mi accompagnò passando per il detto largo. Vidi uno spiazzo semideserto con alcuni ragazzotti un po’ brutti ceffi ma che non ci degnarono di uno sguardo, una rilassata atmosfera pomeridiana tra palazzi fatiscenti in via di ristrutturazione e niente più. Che delusione! Il tanto favoleggiato e vituperato Intendente non era né più né meno truce di un qualunque vicolo della Mouraria, e anzi pareva proprio che si stesse rifacendo il trucco. L’artefice di questa “normalizzazione”? Nientedimeno che il Comune di Lisbona, da un po’ di anni impegnato in una seria opera di bonifica e gentrificazione dell’area. Il sindaco stesso, António Costa (PS, Partido Socialista), ha spostato i suoi uffici proprio lì, in largo do Intendente, in attesa che vengano ultimati alcuni lavori di restauro nel palazzo del municipio. Ciò ha comportato, oltre a una più massiccia benché discreta presenza di forze dell’ordine, una maggiore frequentazione del luogo da parte della normale cittadinanza e degli esponenti delle istituzioni. E già così ti ripulisco una zona malfamata.

Mettici poi che due coraggiose ragazze hanno aperto un simpaticissimo bar-ristorante (O das Joanas, quello delle Giovanne), aperto dalla colazione alla cena e sempre ben frequentato; che investitori immobiliari lungimiranti hanno approfittato dei prezzi rasoterra dei tuguri per rimetterli a nuovo e farne dei condomini per la borghesia; che istituzioni e organizzazioni culturali hanno cominciato a organizzare festival e rassegne artistiche nel piazzale; ecco che la rinascita della zona è quasi assicurata. Intanto, a beneficiare di questa remise-en-forme è anche la sede storica dell’altrettanto storica Viúva Lamego, la più prestigiosa firma di azulejos (piastrelle di maiolica) portoghese. Una facciata riccamente decorata di azulejos multicolori si apre sulla piazza dandole un tocco di sontuosità ed eleganza d’altri tempi, in un piacevole contrasto con l’ambiente circostante.

Ci sono tornato a dare un’occhiata un sabato pomeriggio dello scorso settembre, appena dopo pranzo. Ho visto quello che già sapevo: vari edifici in ristrutturazione, i tavolini pieni dalle Giovanne, l’edificio Viúva Lamego in gran spolvero e una bella atmosfera. Certo, c’era anche un bar losco da cui uscivano figuri altrettanto loschi, un barbone puteolente che rovistava nella spazzatura e una prostituta che ha cercato invano di circuirmi. Ma del resto nemmeno Roma fu fatta in un giorno.

5 commenti:

  1. Sono molto contenta della rinascita di questa zona della città. Un applauso alla câmara municipal, che sta investendo molti denari e risorse per riqualificare l'area Mouraria. (L'anno scorso Lisbona ha vinto il premio di European City of the Year 2012 insignito dall'Academy of Urbanism anche per questo).
    Inoltre sono stati messi a disposizione (e già impegnati) edifici interi di proprietà comunale che promuovono attività culturali e ricreative; vengono elargite grosse agevolazioni a chi investe in zona ecc. Tutta l'area è un fermento, l'operazione è ben riuscita. Ti consiglio di rifarci un salto presto :)
    L'ultima volta che ci sono stata ho preso un volantino che promuove e spiega i vantaggi dell'apertura di attività in zona, non si sa mai...
    Ultima cosa: lo sai che a me i visi loschi di Lisbona non mi fanno paura? Voglio dire, mi sanno proprio di persone messe male, ma che non hanno grosse intenzioni cattive sul prossimo. E a te?

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    1. Esatto, questa città è una continua rinascita, nonostante la crisi.
      I tipi loschi? A dire il vero non mi hanno mai importunato, quindi probabilmente è vero quello che dici.

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  2. e sì che ci devi tornare, perché di fronte alle giovanne hanno aperto casa independente, un locale di quelli belli, diverse stanze arredate stile feira da ladra, spazio esterno, si mangia e si beve bene. insomma, corri!

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  3. bene! prossimo giro ci proviamo!

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