lunedì 26 novembre 2012

BELLA E ACCESSIBILE - 2

Fonte: qui

Hai scaldato i motori (se la sedia a rotelle è a motore)? Hai scaldato i muscoli (se ti spinge un/a accompagnatore/trice)? Siete pronti? Siete caldi? Ànch’io. Bene, allora partiamo alla scoperta della Lisbona accessibile. Ti porterò balzellon balzelloni nei posti più pianeggianti e attrezzati per ospitare anche il tuo mezzo di locomozione personale.

Partiamo dai posti più facili. Per cominciare visitiamo la Lisbona del 21° secolo, quella dell’area in cui si tenne l’Expo ‘98, la grandiosa esposizione universale per la quale fu costruito il Parque das Nações, un intero quartiere avveniristico bonificando una vecchia discarica sul Tago, non distante dal porto. Qui potremmo passare un’intera giornata e forse anche due, col naso all’insù a guardare le ardite architetture di palazzi e della stazione Oriente, firmata da Calatrava, passeggiando tra giardini curatissimi, oziando nelle esplanadas di bar e ristoranti, visitando musei e l’imponente Oceanário, il più grande acquario d’Europa. Naturalmente, essendo un quartiere di concezione recentissima (anni Novanta, quando già si parlava di abolizione delle barriere architettoniche) è pensato in modo da evitare qualunque ostacolo a chiunque abbia limitazioni nel movimento.

Un altro posto aperto a tutti è, facendo un salto dall’altra parte della città, il famoso quartiere di Belém, interamente pianeggiante e ben pavimentato. Anche qui puoi trattenerti un giorno intero, ché di cose da fare e da vedere ce n’è a iosa: la Torre di Belém, il monastero dos Jerónimos, parchi e giardini, il museo delle Carrozze, la famigerata Confeiteria de Belém e infine il mastodontico Centro Cultural de Belém, con musei, bar e ristoranti, librerie e dove puoi anche trattenerti fino a sera per assistere a uno dei tanti spettacoli in cartellone. Tutto senza il minimo disagio.

Una piacevolissima passeggiata di mezza giornata la puoi anche dedicare al lungotago, soprattutto l’area compresa tra la doca de santo Amaro, ad Alcântara, e Belém: chilometri di giardini, bar e ristoranti, musei, panorami mozzafiato e la fauna lisboeta che se lo gode, a distanza di sicurezza da automobili e confusione. E se vuoi andare più in centro, andiamo!

Per cominciare, il bel quartiere di Campo de Ourique, dove trascorrere un piacevolissimo pomeriggio tra architetture liberty, pasticcerie e un salto al misterioso e maestoso cimitero dos Prazeres. Poi, con un po’ di pazienza e di attenzione, vista la strada in discesa, si può scendere nella vicinissima Estrela, per una pausa rigenerante nel Jardim da Estrela. Oppure prendi un autobus (la maggioranza, anche se ahimè non tutti, ti permettono di salire agevolmente) e vai verso il Marquês de Pombal, dove hai tre opzioni. Una è proseguire verso le Avenidas Novas (Saldanha e dintorni, per intenderci), la zona degli uffici e delle boutique con piacevoli strade pedonali, centri commerciali, cinema e esplanadas, tutto facilmente fruibile. La seconda è goderti il panoramico parco Eduardo VII, tra serre, viali alberati (in salita) e prati curatissimi. La terza, la più facile, è scendere la sontuosa Avenida da Liberdade, dove ti specchierai nelle vetrine delle boutique d’alta moda, farai pause caffè nei numerosi e nuovissimi chioschi colà disseminati, ammirerai facciate in stile liberty, ti rinfrescherai sotto i frondosi alberi e ammirerai i mosaici che impreziosiscono la bella, comoda e larghissima calçada.

E poi sbucheremo in praça dos Restauradores, ma siccome dopo tanto bighellonare saremo stanchi, ci prendiamo una pausa e riprendiamo domani.

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