Ti racconto un aneddoto. Due gangues novaiorquinas (quindi degli EUA) si sfidarono a basqueta in una garagem, ma lì sotto faceva così caldo che la maquilhagem delle supporter in ganga si scioglieva come fosse impasto di panquecas. Tutto chiaro? Va be', te lo riscrivo in “italiano”.
Due gang newyorkesi
(quindi degli USA) si sfidarono a basket in un garage, ma lì sotto
faceva così caldo che il maquillage delle supporter in jeans si
scioglieva come fosse impasto di pancake. Va meglio? Potrei
proseguire, sai? Potrei dire che poi si misero a giocare a futebol, a
lanciare bumerangues, ad andare in caiaque sull'Hudson, eccetera.
Giusto per farti capire che molte parole straniere che noi italiani
utilizziamo nella grafia originale e con una fonetica che fa
inorridire i puristi, in portoghese vengono “portoghesizzate”.
È un po' quello che
succede in Francia, dove l'Académie Française si prende la briga di
ripulire i forestierismi e dargli quel tocco transalpino col nasino
all'insù. In Portogallo per fortuna non arrivano a tanto, ché
l'emerito Instituto Camões,
che si occupa della divulgazione e della promozione della lingua portoghese nel mondo e in Portogallo, ha ben altro da fare. Non so
perché ci sia questa consuetudine, ma un'idea me la sono fatta, e ho
l'ardire di supporre che non sia nemmeno sbagliata.
La spiegazione plausibile
potrebbe essere il fascismo di Salazar, oggetto di controversi
sentimenti collettivi: come sappiamo, durante il ventennio anche
nell'amata penisola italica tutte le parole e addirittura i nomi
propri di illustri stranieri venivano storpiati fino ad assumere sembianze e assonanze
italofone (Emanuele Kant o Biagio Pascal, per citare i più
ridicoli). Lo stesso accadeva in Portogallo, dove una legge -peraltro
in vigore fino a pochi anni fa- vietava di affibbiare nomi stranieri ai neonati, mentre un'altra imponeva l'”acclimatamento” delle parole
forestiere. Quest'uso si va allentando negli ultimi anni, visto che i
termini stranieri approdati più di recente in terra lusa conservano
la loro grafia originale, quindi ne abbiamo abbastanza per
corroborare la mia supposizione.
Perciò ricorda: i
capelli si lavano con lo champô,
quando vai in un ristorante francese mangi baguetas e omeletas, in
uno italiano esparguetes con parmesão e se vai a Nova Iorque, negli
EUA (Estados Unidos de America), puoi fare un piquenique a Central
Park mangiando un bife, dei queque o addirittura sgranocchiando le
rivoltanti pipocas (pop corn). Che choque, vero?
E rodoviaria dove la mettiamo??? :/
RispondiEliminaRoadway?
Eliminacredevo che quella fosse l'origine.. anche se veramente il priberam mi dice rodovia: estrada de rodagem (come a dire ruotabile..) oopsss forse nn è inglesisimo!!! :/
EliminaPer non parlare di Andebol, hóquei, râguebi.... negli sport poi secondo me danno il meglio!!!
RispondiEliminaA proposito, complimenti davvero per il blog, lo trovo interessantissimo (sono quasi le tre di mattina e lo sto leggendo da quasi 3 ore ormai!).
Sto scoprendo un sacco di cose di Lisbona che davvero non sapevo anche se ormai la frequento da quasi vent'anni...
Un gran bel lavoro, complimenti davvero, da oggi hai un nuovo lettore in più!
Saluti
Andrea
Ciao, Andrea!
EliminaGrazie mille per i complimenti! Mi fa piacere che anche tu sia un "Lisbon addicted" ma soprattutto che d'ora in avanti ci sarà un altro "Lisbon storie addicted" :-)
e a camionete da carreira.............. è forte.
RispondiEliminaThanks for a greeat read
RispondiElimina