Uno dei miei passatempi
preferiti è cercare sui siti le case in
vendita a Lisbona e, potendo, andare a vederle. Naturalmente è un passatempo fine a se stesso,
visto il mio anoressico conto in banca, ma è un piacere a costo zero
che mi permette di scoprire la città da inedite angolazioni e
fantasticare su come-sarebbe-bello-avere-i-soldi-per. L'ultimo colpo
di fulmine è stato per una meravigliosa moradia (villa, residenza)
diroccata di tre piani, con giardino privato, torretta e vista Tago.
Se avessi avuto qualche centinaio di migliaia di euro nel borsellino l'avrei
comprata su due piedi, cosa che ha fatto qualcun altro, anche perché,
oltre che essere mozzafiato, era in uno dei miei quartieri preferiti:
Lapa.
Ho sempre amato Lapa per
più di un motivo. Primo, perché è stato quello che ho bazzicato
dalla notte dei tempi, quello in cui abitavano i miei amici storici
Paulo e Rolando e in cui tuttora abita la mia amica storica Teresa.
Secondo, perché è un miscuglio di aristocratico e di démodé, di
buone maniere e di trasandatezza. Ma i motivi per lasciarsi irretire
dalla patrizia indolenza di questo quartiere sono molti di più.
Potrebbero essere gli scorci silenziosi e abbacinanti su angoli di
Tago incorniciati da rampicanti che fanno capolino da giardini vedo e non vedo; oppure il tilintar (trillare) dei tram che trotterellano
lungo le sue calçadas ripide e scivolose; o ancora la contaminazione
dai vicini quartieri, come il popolano Madragoa o il mondano
Santos-o-Velho.
Fatto sta che Lapa, che
tradotto in italiano vuol dire patella (quello strano mollusco a
forma di cono attaccato allo scoglio), riesce a conquistarti anche se
non sai che è uno dei quartieri più chic di Lisbona. Perché lo
chic è adeguatamente mischiato allo shabby, e non è mai ostentato,
almeno fino a quando sei nella sua strada principale, rua da Lapa, e
i suoi immediati dintorni, pieni di trattorie e negozietti di
quartiere d'antan, tra cui la perla “A mimosa da Lapa”, storica
mercearia (alimentari) da poco riaperta che merita una visita e un
acquisto. Ma se oltrepassi la rua de São
Domingos à Lapa e ti dirigi verso rua Sacramento à Lapa e dintorni,
allora entri in una dimensione fatta di accigliate residenze
nobiliari, sontuosi palazzetti, ambasciate lussuose e lussureggianti
(soprattutto quella cinese), un paio di hotel a duecento stelle,
condomini d'epoca abitati dalla classe più agiata di Lisbona e
silenzio, tanto silenzio rotto solo dal canto degli uccelli e dal
vento che fa frusciare le fitte fronde degli alberi.
Quindi, se per
un'improvvisa botta di culo dovessi vincere le svariate centinaia di
migliaia di euro di cui sopra, trascorrerei il resto della mia vita
in una sorta di esilio dorato in una moradia a Lapa, passandovi i
giorni ad aggiornare questo blog e le notti a fare festini sguaiati
come si conviene a ogni parvenu, senza tuttavia raggiungere mai certi
eccessi. Del resto siamo a Lapa, non a Palazzo Grazioli.
Wow, addirittura vai a vedere le case! È vero, si scoprono tante cose nascoste e si capisce molto delle persone e della città.
RispondiEliminaLapa è anche tra i miei preferiti, con case e scorci meravigliosi; sai che ora la freguesia si chiama Estrela?
Infatti non sapevo se estendere la mia disquisizione anche su Estrela. E comunque hanno fatto bene ad accorpare le freguesias.
EliminaSe ti avanza del tempo, fai come me: è così avvincente scoprire la città dall'interno delle case!
;-)
RispondiEliminaE ci siamo capiti, vero, Marco?