Qual è la rotatoria più
trafficata di Lisbona e forse dell'intero Portogallo? Sicuramente
quella che ha come spartitraffico l'obelisco sormontato dalla statua
di un grande statista in compagnia di un leone che governò nel Settecento e di cui passò alla storia un ordine
pronunciato nel novembre del 1755: “Seppellire i
morti, sfamare i vivi”. È il Marchese di Pombal, proprio
lui.
Siamo in praça
Marquês de
Pombal, snodo centrale della vita metropolitana da cui si
diramano a raggiera le direttrici che portano nei vari quartieri
della città, dall'avenida da Liberdade che va verso il
centro, all'avenida Fontes Pereira de Melo che porta nel
quartiere di Saldanha, alla rua Braancamp che va verso
il quartiere Rato, e via trafficando. Milioni di macchine, autobus,
taxi e anche la metro, con le due linee che vi si incrociano sotto,
girano intorno alla statua di questo personaggio che forse, nei libri
di storia portoghese, occupa meno pagine solo rispetto al re Dom
Manuel I, quello delle grandi
scoperte e dell'architettura.
Esponente del cosiddetto
dispotismo illuminato, durante i suoi mandati firmò decine di
riforme che al giorno d'oggi possono suonare come abbastanza “di
sinistra” (adattando però il nostro metro di giudizio a quello
dell'epoca), benché spesso messe in atto con metodi che al contrario
al giorno d'oggi definiremmo fascisti (ah, il relativismo storico!).
Ad esempio abolì la schiavitù dei nativi delle colonie africane,
contrastò l'antisemitismo obbligando le famiglie nobili antisemite a
far imparentare i figli con famiglie ebree, e soprattutto fece
cessare la censura e la repressione della Santa Inquisizione,
esautorandola del suo potere e mettendo fine agli auto da fé,
i roghi per eresia. Ma il suo nome resta indissolubilmente connesso
alla gestione del tragico terremoto di Lisbona del 1° novembre 1755,
quando con pugno di ferro affrontò l'emergenza riuscendo a evitare
pericolose epidemie attraverso la sepoltura di migliaia di cadaveri
in pochi giorni, e a dare immediato ricovero alle decine di migliaia
di senzatetto. Nel volgere di pochi mesi, per ricostruire la città
riuscì a richiamare a Lisbona (che all'epoca era una delle capitali
più fastose e importanti del mondo) i migliori ingegneri e
architetti d'Europa, che progettarono il quartiere della Baixa con
rivoluzionari criteri antisismici e antincendio. Il quartiere è
ancora lì, con i suoi austeri palazzi ai quali nei secoli successivi
sono stati aggiunti uno o due piani senza che le strutture di
sostegno ne risentissero, a testimonianza dell'ottimo lavoro fatto
dalla squadra di tecnici. Altro che le new town nostrane!
Perciò quando oggi ti
trovi a transitare nella piazza a lui dedicata, sappi che ti trovi al
cospetto di un politico di rango. Chissà se pensano lo stesso gli
scalmanati tifosi che, in occasione delle partite vinte ai mondiali e
agli europei, s'inerpicano scioccamente ebbri sulla statua, per poi
risvegliarsi confusi e contusi in ospedale. Forse scivolano sulle
cacche di piccione, che pure devono abbondare, visto che per una
bislacca analogia Pombal, oltre che una città della regione
del Ribatejo, a poco più di cento km a nord di Lisboa, è
anche il luogo in cui si allevano i piccioni.
io abitavo proprio a marques de pombal, alle spalle dell Hotel Ritz... piango T_T
RispondiEliminaTu devi tornare a Lisbona, rokkinoh, altrimenti a saudade te mata! :-)
EliminaCon il signor Sebastião José de Carvalho e Melo ho un vecchio rapporto scolastico delle superiori. L'allora professore di storia, per comprendere se l'epoca dell'illuminismo ci fosse entrata in testa, ci diede da fare una ricerca sui principali personaggi dell'epoca. Tutti a scegliere i grandi francesi, io invece un pò per voler essere originale, un pò a causa della mia lusofilia latente ed allora ancora non pienamente scoperta e dichiarata, scelsi il "nostro". Non fu facile raccogliere nozioni, internet ancora non c'era.
RispondiEliminaInutile dire che al mio primo viaggio a Lisbona mi recai presso la rotonda in religioso silenzio e comtemplazione, nonostante il fracasso dei veicoli circolanti......
Grazie per queste pillole "alfacinhas" !!
Complimenti, eri avanti anni luce! Io l'ho scoperto solo quando ho messo piede in terra lusitana, prima non l'avevo mai sentito nominare, come del resto non avevo mai sentito nominare nessuno dei portoghesi che hanno fatto la storia, tranne Vasco de Gama e Magellano.
EliminaMi fa piacere che le mie pillole alfacinhas ti piacciano, e mi farà ancora più piacere se continuerai a seguirle :-)
P.s.: per chi leggendo dovesse chiedersi che vuol dire "alfacinha": ci arriveremo presto...