Ci sono due o tre abitudini
portoghesi che davvero non riuscirò mai a capire. Sono circoscritte all’ambito
gastronomico, niente di che, ma mi lasciano ancora seriamente perplesso.
I portoghesi non usano quasi mai
la forchetta da sola. Infatti, se fai attenzione, nei ristoranti e nelle tascas
troverai persone che usano il coltello non solo per tagliare, ma anche per spingere
piccole porzioni di pietanza sulla forchetta. Non ci crederai ma ad esempio,
anziché affondare la forchetta nel riso come facciamo noi, usano il coltello per
spingere i chicchi sulla forchetta. Allo stesso modo, i pezzi di insalata vengono
tenuti fermi col coltello mentre la forchetta li infilza. Stesso procedimento
addirittura con la pasta corta, come ho visto fare dalla mamma di un mio amico che,
davanti a un piatto di fusilli, sfoderò il suo bravo coltello per indirizzare
meglio l’infilzata operata dalla forchetta. Ho riflettuto molto su questa –per me-
balzana abitudine, per giungere a una plausibile spiegazione: i portoghesi mangiano
molto pesce, ed è necessario utilizzare il coltello per sfilettare, sfaldare e
spingere sulla forchetta le carni sode e tenere. Evidentemente hanno esteso
questo procedimento anche agli altri piatti.
Un’altra cosa che non capirò mai
è la malsana debolezza per la gelatina di frutta. Ti ho già parlato del ben di
dio che popola i carrelli da dessert portoghesi: c’è da impazzire eppure ci
sono persone che, a fronte di un sublime toucinho do céu o una succulenta pêra bêbada, preferiscono una rivoltante gelatina di frutta, repellente fin
dall’aspetto, dimessa nella sua banale coppetta di vetro. Una volta ho
accettato solo per spirito di sperimentazione la gelatina di non ricordo quale
frutto (anche perché cambia solo il colore) a una cena da Wellington. Saggiarla
e ridarla indietro con un no grazie è stato un tutt’uno. Mi sembrava di
masticare una dozzinale caramella gelée gigante, dolciastra e appiccicosa.
Il terzo mistero delle tavole
portoghesi risponde al nome di Água das pedras salgadas: è una bomba gassata che
nello stomaco deve fare l’effetto di un petardo. Frizzante oltre ogni dire –più della Perrier, per intenderci-, è anche vagamente salata, molto ricca di
minerali e quindi fortemente calcarea, di modo che a ogni sorso deve
corrispondere un sassolino espulso nelle urine. Gode di immensa popolarità tra
i portoghesi, e c’è chi riesce a ingurgitarne bottigliette intere senza colpo
ferire, per poi emettere rutti che frantumano i vetri del vicinato. In realtà
pare che sia un’acqua dalle numerose proprietà terapeutiche, e la sua sorgente
è da oltre duecento anni un apprezzato centro termale perso tra i boschi e le
montagne della remota regione Trás-os-Montes. Però io non ce la faccio proprio
a berla.
Effettivamente non ci avevo fatto caso al coltello... ma a dire il vero e ripensandoci, sì... è proprio così che mangiano... e vuoi saperla tutta? A parte con la pasta, mi sa che ho preso a farlo pure io... e nemmeno mi ero accorta! :)
RispondiEliminaMonica, ti confesserò che una volta, mentre pranzavo da solo in una tasca sotto casa, mi sono sorpreso anch'io a utilizzare il coltello per mangiare il riso che accompagnava i merluzzetti fritti...
EliminaVedi? Sarà il riso o il pesce o l'aria lisboeta...
Eliminatão bom! :)
Non credo che abbia a che vedere con il pesce, ma con il fatto che sin da piccoli i genitori ci insegnano a mangiare con coltello e forchetta... Mangiare soltanto con la forchetta è un po' "má educação" :) Per me è proprio una cosa automatica, anche se devo solo mangiare il riso o la pasta corta (ormai non taglio più la pasta lunga - ho imparato ad arrotolare, evvai! :D), non ce la faccio senza il coltello per spingere il cibo sulla forchetta.
RispondiEliminaSì, ma perché mangiare solo con la forchetta è cattiva educazione (come mi ha confermato anche la mia amica Teresa)? Questa dev'essere una conseguenza di una necessità o di un'abitudine che si è radicata nei decenni (o nei secoli) nella cultura portoghese. Magari non è per il pesce, ma ci dev'essere un altro perché, non trovi?
EliminaE comunque, complimenti per aver imparato ad arrotolare la pasta lunga senza tagliarla: sappiamo tutti che per chi non è italiano può essere molto difficile!