mercoledì 24 aprile 2013

COME T’AFFRONTO LA CRISI - 1




C’è crisi: è il mantra di questi ultimi anni, in Italia come in Portogallo. C’è crisi, e spesso non è che un alibi per abbassare stipendi e ritardare pagamenti, a Roma più che a Lisbona. Ma è un dato di fatto che in Portogallo la crisi sia ancora più feroce che in Italia: perché strutturalmente il Portogallo è più debole, meno importante, più periferico, meno ricco. Però a Lisbona, nonostante le difficoltà oggettive, negli ultimi due anni, cioè da quando la crisi ha alzato la testa, sono state avviate molte iniziative e realizzate molte opere.

Non voglio qui fare un impietoso paragone con la squallida amministrazione capitolina (parentopoli e dintorni). Che Roma in questi cinque anni abbia avuto la gestione più disastrosa che si ricordi a memoria d’uomo è un dato di fatto che non dovrebbe stupire: gli alemanni, se non lo sai, erano un popolo di barbari. Però la situazione romana risulta ancor più deprimente se paragonata con i risultati che la giunta socialista di António Costa, sindaco di Lisbona (Presidente da Câmara Municipal de Lisboa) ha conseguito, pur a fronte dei tagli drammatici che lo Stato portoghese sta praticando. Ti faccio solo alcuni esempi, ma senza infierire troppo perché se sei romano finisce che prendi una mannaia e vai a fare una strage in Campidoglio (e io vengo a reggerti la bacinella per raccogliere il sangue). Tieniti forte e rosica.

Per i giovani che hanno un’idea imprenditoriale e vogliono concretizzarla, il Comune ha creato il progetto StartUp Lisboa, l’incubatrice d’idee innovative made in Lisbon. Perché, come dice il sindaco, un’idea buona oggi diventa fatturato domani, di cui beneficia l’intera città. Nel concreto, i giovani imprenditori sottopongono i loro progetti al Comune e, se l’idea è ritenuta valida, possono usufruire per tre anni di uno spazio da adibire a ufficio pagando solo 200 euro al mese e avendo a disposizione tutti i servizi necessari a un'attività, pulizie comprese. Inoltre il Comune offre il suo appoggio gratuito per il disbrigo delle formalità burocratiche, che peraltro in Portogallo non sono kafkiane come in Italia. A tutt’oggi, a poco più da un anno dall'esordio, sono state avviate circa cinquanta attività delle duecento previste dal programma: non male, per un panorama economico che si presume esangue.

Ma a dare impulso alla città sono anche le opere pubbliche. Non solo infrastrutture, sempre indispensabili in una metropoli, ma anche altre opere di tipo più prettamente artistico o giù di lì, che per definizione secondo le menti bacate non portano soldi, ma anche se fosse denotano una visione e un approccio lungimiranti. Anche perché se è vero che nei periodi di crisi la qualità della vita dei cittadini può peggiorare, è anche vero che un nuovo giardino, un nuovo museo o una nuova spiaggia fluviale possono contribuire a rendere più piacevole la permanenza in città, stimolando inoltre le piccole attività correlate (caffè, bar, ecc.) e soprattutto dando un ulteriore impulso al turismo, che in una città come Lisbona è comunque in costante crescita.

Ma nel prossimo post ti spiego meglio. Così, se sei romano (o comunque italiano) rosichi pure meglio.

6 commenti:

  1. Bravo, bel post! Aspetto la parte 2, la 3, la 4 ecc :)
    Stare qui è molto meno deprimente che altrove, nonostante la crisi, proprio anche grazie a questo spirito d'iniziativa che parte sin dal sindaco e arriva nelle strade e nei bar.
    Il Costa ha fatto davvero grandi cose per questa città, un sindaco davvero innovatore e lungimirante (mi viene in mente tra le altre cose carine la creazione della Galeria de Arte Urbana, mentre da noi le opere di Keith Haring a Roma vennero barbaramente cancellate...)

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    1. Grazie, Elle :-)
      Credo che faccia molto la mancanza di "parentopoli" varie e una maggiore meritocrazia, di cui in Italia si blatera tanto senza mai applicarla. Mettiamoci pure la corruzione e il malaffare tipicamente italici ed ecco che anche un Paese in difficoltà economiche brilla per spirito d'inizativa e lungimiranza. Mi fa molto piacere per Lisbona, ma se penso alla fogna in cui sguazza Roma mi viene una rabbia!

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  2. Il Portogallo funziona un po'a macchia di leopardo ma certamente per quanto riguarda Lx e tutto ciò che è del Comune e della Città è veramente sorprendente il livello di efficienza e di innovazione... è vero! baci

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    1. Son d'accorfo con te: in effetti alcune aree interne della nazione sono messe un po' male (mai quanto alcune aree del nostro sud, ahimé), però la capitale è molto più avanti delle nostre metropoli, a testimonianza del fatto che non è solo la ricchezza a fare il progresso.

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  3. Anch'io ho avuto l'impressione di una città in movimento nonostante la crisi......Ho notato il voler migliorare e valorizzare la città (per il turismo, come mi sembra di capire) e l'ultima volta che l'ho vista (2011) a praça do Commercio c'erano i lavori in corso come pure a Cais do Sodrè...
    La mia saudade mi imporrebbe di andare a vedere di persona!

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