Avrai capito leggendo qua e là
quanto io veda rosso non appena sento puzza d’incenso. Tuttavia, poiché in
questi giorni c’è una sorta di euforia collettiva per via del nuovo papa, mi
soffermerò anch’io a parlare di un papa particolare. E siccome qui siamo su
Lisbon storie, tira un po’ a indovinare.
Prima di tutto alza le terga e
seguimi. Puoi prendere la metro, la bici, puoi venire a piedi, l’importante è
che mi raggiunga in zona Avenidas Novas, quell’enorme quartiere che racchiude
altri quartieri e che si trova, molto per sommi capi, tra Saldanha e
Entrecampos. Avenidas Novas perché sono i grandi viali costruiti all’inizio del
XX secolo, in piena espansione urbanistica, e non è raro trovare, tra
condomini, boutique e centri commerciali, autentiche perle in arte nova (l’art
nouveau portoghese). Uno di questi viali, all’altezza di Campo Pequeno se sei su avenida da República, o poco dopo
praça de Londres se sei su avenida de Roma, è l’avenida João XXI. E chi sarebbe
questo João XXI? Un papa, risposta esatta! Ma se ti volessi chiedere altro?
Niente paura, te lo dico io. João
XXI, o meglio Giovanni XXI, al secolo Pedro Hispano, è l’unico papa portoghese
della storia del cattolicesimo. Pare che fosse nato a Lisbona nel primo
ventennio del XIII secolo e, dopo una vita di successi ecclesiali e accademici nonché
di sommi studi logici, teologici e medici, varcò il soglio pontificio nel
settembre del 1276. Il suo papato durò meno di un anno, essendo morto
nell’agosto del 1277, ma pur nella brevità del suo passaggio a Roma, è
ricordato per più di un motivo.
In primo luogo è l’unico papa che
s’incontra nel Paradiso di Dante. Infatti il sommo poeta lo colloca nel Cielo
del Sole, tra gli spiriti sapienti, in compagnia di big della teologia come
Bonaventura da Bagnoregio, Anselmo d’Aosta e Gioacchino da Fiore, quindi nel canto
XII ed esattamente ai versi 134 e 135 (“Pietro Ispano / lo qual giù luce in
dodici libelli”, in riferimento alla sua summa). Un’altra nota, più di colore, chiama
in causa nientedimeno che Michelangelo il quale, qualche secolo dopo, curò un
affaticamento degli occhi, dovuto al duro lavoro d’affresco della Cappella
Sistina, con un rimedio che trovò nell’opera medica del dotto papa.
Non morì di vecchiaia: dopo essersi
ritirato a Viterbo si fece costruire una residenza all’interno del palazzo papale
che però una notte crollò, seppellendolo; è ancora sepolto nella città della
Tuscia, ma nella cattedrale. E ora, dopo questo triste epilogo, torniamo ai
giorni nostri, nel traffico dell'avenida João
XXI, e facciamoci um bel pastelzinho.
Prova la pasticceria all'angolo con Areero, non te ne pentirai....
RispondiEliminaMa... manca l'aneddoto da cui derivò il detto Fare il Portoghese! se nn erro successe con Papa João XXI.
bjkas :)
No, Monica. Quella è un'altra storia:
Eliminahttp://www.ipsar.org/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=40
Per quanto riguarda la pasticceria all'angolo con Areeiro la proverò sicuramente :-)
Ahh è vero!... grazie :)
Eliminade nada :-)
EliminaEsistono pasticcerie che valgono la pena di arrivare fino ad Areeiro? Quelle zone le bazzico poco...
RispondiEliminaConoscevo la storia, che tristezza, povero Pedro.
Bentornata, Elle! :-)
EliminaBeh, Areeiro non è poi così lontana. Oltretutto, se una pasticceria merita, non è mai troppo lontana.
....e per fortuna che Pedro non ebbe la pessima idea di chiamarsi da Papa con il suo vero nome. Altrimenti, come sappiamo, sarebbe finito il papato, la Città Eterna e forse l'intero mondo ! A Funchal, Madeira, al giardino botanico presso Nossa Senhora do Monte esiste un vialetto con azulejos vari. Un pannello è dedicato proprio all'unico papa portoghese.
RispondiEliminaCiao, Anonimo
Eliminanon sapevo del pannello degli azulejos a Funchal (mai stato a Madeira). Non sapevo nemmeno della storia di Pietro... Non si finisce mai di imparare!